Categorie: Cronaca
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11 Ottobre 2024 09:52

Le nuove frontiere della finanza digitale: come il Bitcoin sta rivoluzionando gli investimenti

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Finanza digitale e Bitcoin…binomio attuale quanto, a volte, difficile da comprendere.

Partiamo col dire che per finanza digitale si intende quell’insieme di strumenti e tecnologie che utilizzano il digitale per gestire e facilitare i servizi finanziari. Questo ci parla di: pagamenti elettronici, prestiti online, investimenti tramite piattaforme digitali e l’uso di criptovalute come il Bitcoin, a cui abbiamo fatto riferimento prima.

La finanza digitale ha uno scopo preciso, ovvero: rendere i servizi finanziari più accessibili, efficienti e trasparenti. In automatico migliora anche l’esperienza dell’utente e la possibilità di apertura verso nuove opportunità di investimento. Inoltre, le tecnologie digitali possono favorire l’innovazione e l’inclusione finanziaria, soprattutto per quanto riguarda le piccole e medie imprese (PMI), meno affermate e solide, magari, rispetto alle grandi multinazionali.

La finanza digitale, quindi, è una leva cruciale per lo sviluppo economico, in quanto dà modo alle aziende di investire in progetti di vario tipo (ricerca, espansione o digitalizzazione) senza gravare eccessivamente sui loro bilanci.

Ma cosa c’entrano, a questo punto, i Bitcoin precedentemente citati?

Scopriamolo nel prossimo paragrafo!

Bitcoin: cos’è e quando è nato

Premettiamo subito una cosa: il valore Bitcoin non è solo espresso in cifre, ma rappresenta una nuova filosofia di libertà finanziaria, autonomia e innovazione.

Ma andiamo per gradi…

I Bitcoin sono una forma di valuta digitale, conosciuta da tutti come “criptovaluta”, creata nel 2009 da un individuo (forse) o un gruppo di individui, sotto lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto.

A differenza delle valute tradizionali, i Bitcoin operano su una tecnologia chiamata blockchain, che consisterebbe in un registro pubblico decentralizzato che tiene traccia dei movimenti in modo sicuro e trasparente.

Con questo sistema le persone possono inviare e ricevere pagamenti direttamente tra loro, senza l’intermediazione di istituzioni finanziarie, come ad esempio governi, banche, etc…

La decentralizzazione, quindi, è uno degli aspetti chiave del Bitcoin, in quanto significa che nessuna entità centrale ha il controllo completo sulla valuta, rendendola immune da inflazioni controllate o manipolazioni politiche.

Il Bitcoin, non a caso, è nato come risposta alla crisi finanziaria del 2008, quando la mancanza di fiducia nelle istituzioni finanziarie tradizionali portò molti a cercare alternative.

Bitcoin e finanza digitale: spieghiamo il nesso

È ormai chiaro che il Bitcoin ha aperto la strada a una rivoluzione nel modo in cui pensiamo al denaro e alle transazioni finanziarie, con conseguenze non di poco conto per la finanza globale e l’economia digitale.

Il nesso tra Bitcoin e finanza digitale si fonda su un concetto chiave: la decentralizzazione.

A differenza delle valute tradizionali (ovvero quelle emesse da banche centrali), il Bitcoin deve essere visto come una rete distribuita, che agisce come una sorta di registro pubblico e immutabile, dove tutti i movimenti (transazioni), vengono verificate, tracciate e memorizzate.

Si crea, quindi, un sistema finanziario aperto, accessibile a chiunque abbia accesso a una rete internet.

Dunque, la rete è nelle mani di chiunque?

No! La blockchain del Bitcoin è alimentata dalla cosiddetta criptografia avanzata: ogni transazione viene verificata attraverso un processo di mining, in cui i partecipanti della rete gareggiano per risolvere problemi matematici articolati, validando le transazioni e aggiungendole al registro di cui abbiamo parlato prima.

Questo processo rende il sistema resistente alle frodi e alla manipolazione.

Bitcoin e finanza tradizionale

Se parliamo di finanza tradizionale, il Bitcoin è una vera e propria sfida ai modelli convenzionali di moneta e al sistema bancario.

In primo luogo, la sua natura deflazionistica contrasta con il modello inflazionistico delle valute fiat, dove le banche centrali possono emettere moneta senza limite alcuno.

Inoltre, il Bitcoin offre una soluzione importante ai problemi di inclusione finanziaria. C’è da considerare che circa 1,7 miliardi di persone non hanno accesso a servizi bancari formali, ma molte di queste hanno almeno uno smartphone.

Bitcoin e altre criptovalute possono permettere, a queste persone, di partecipare all’economia globale senza bisogno di un conto bancario. Risolvendo la problematica delle barriere create dai costi e dalle regolamentazioni delle istituzioni finanziarie tradizionali.

Finanza decentralizzata (DeFi)

Il Bitcoin è alla base di un movimento che porta il nome di “finanza decentralizzata”, detto anche DeFi, che nasce con lo scopo di ricostruire strumenti finanziari tradizionali (prestiti, risparmi, assicurazioni, ecc.) in forma decentralizzata su blockchain.

Sebbene Bitcoin non sia la piattaforma principale per la DeFi , ha comunque sancito i principi fondamentali di decentralizzazione e autonomia che hanno ispirato lo sviluppo di questi nuovi mercati finanziari.

Quali sono i rischi e le sfide?

Beh, nonostante i vantaggi, il Bitcoin non è privo di rischi.

È ancora altamente volatile, con il suo valore che può oscillare drasticamente in breve tempo. Inoltre, la sua adozione su larga scala è ostacolata da problemi come la scalabilità e la regolamentazione.

Insomma, Bitcoin ha inaugurato una nuova vera e propria era nella finanza digitale, fornendo un’alternativa alle valute più classiche e ai sistemi bancari centralizzati. Tuttavia, il suo futuro dipenderà dalla capacità di affrontare le sfide legate alla regolamentazione, alla sicurezza e all’adozione su larga scala.