Categorie: Cronaca
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11 Ottobre 2024 21:54

“Ha aperto il fuoco su individui in fuga”: la ragione per cui Shiva ha ricevuto una condanna di sei anni e mezzo

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Trapper Shiva sentenced to 6.5 years for firing shots at fleeing men in a violent incident. Court highlights his involvement in a feuding artist environment. Judges reject self-defense claim, citing intention to harm. Total silence from those involved reflects a violent and vengeful mindset. Accused of attempted murder, illegal firearm possession, and weapon concealment. Missing gun remains a mystery

Shiva, noto trapper di nome Andrea Arrigoni, è stato condannato a sei anni e mezzo per aver aperto il fuoco contro due uomini in fuga, in un incidente avvenuto il 10 luglio.

La sentenza sottolinea come il pericolo fosse svanito, ma lui avrebbe comunque impugnato un’arma, rimasta poi inesistente, per sparare ad altezza uomo. Questo evento è avvenuto nel cortile della sua etichetta discografica in via Cusago, durante un’aggressione da parte di rivali legati a una faida tra artisti.

La serata si è conclusa con colpi di pistola, danneggiando due dei suoi aggressori. Secondo i giudici della sezione penale del Tribunale di Milano, Shiva è profondamente inserito in un ambiente contraddistinto da scontri.

Durante la perquisizione al momento dell’arresto, avvenuto lo scorso ottobre, sono stati trovati due machete nella sua auto, un chiaro segno dell’atteggiamento violento e aggressivo dell’imputato, attualmente condannato in primo grado.

La decisione della corte

La corte ha rigettato l’argomentazione della difesa, secondo cui Shiva “si sarebbe semplicemente difeso”, affermando che al momento degli spari “il pericolo” era “sfumato” e che il cantante avrebbe utilizzato l’arma “con l’intenzione di colpire, visto che ha mirato a uomini in fuga e a livello del corpo”.

I giudici hanno sottolineato “la totale omertà che ha caratterizzato il comportamento delle persone coinvolte nella vicenda”, segno di una “mentalità violenta e vendicativa”.

Le accuse e le indagini

Il trapper, assistito dagli avvocati Daniele Barelli e Marco Campora, è accusato di tentato omicidio in due occasioni, possesso illegale di arma da fuoco e ricettazione della pistola. Durante le indagini, l’arma in questione non è mai stata rinvenuta.