“Non ha usato la testa”, “ha fatto il passo più lungo della gamba”: queste erano le frasi comuni associate a chi si trovava intrappolato nei debiti senza sapere come liberarsene.
Anche se oggi questa stigmatizzazione sociale è ancora presente, sta perdendo di significato col passare del tempo. Contrarre debiti nel XXI secolo è diventato molto più semplice e diffuso rispetto a sessant’anni fa, ma anche rispetto a venti anni fa. Questo fenomeno colpisce una larga parte della popolazione. Si stima che almeno 8 milioni di italiani si trovino in una situazione di indebitamento insostenibile, con tutte le conseguenze del caso: morosità, spese condominiali non pagate, pignoramenti e procedure esecutive.
Queste persone vengono definite “sovraindebitate”. La maggior parte di loro non è caduta in questa situazione per un desiderio di lusso, ma per necessità stringenti, che a volte sono davvero gravi (come malattie o perdita del lavoro), ma più frequentemente riguardano le esigenze quotidiane.
Basta un’imprevista spesa, come il rifacimento di un bagno ormai inagibile o un intervento dal dentista, per avviare un ciclo di indebitamento che si perpetua. I salari medi, infatti, sono spesso insufficienti a fronteggiare i costi che una famiglia deve affrontare.
Di conseguenza, ci si indirizza verso prestiti, che vengono venduti in modo insistente e persuasivo da parte delle finanziarie, noti come “prestiti al consumo”.
Oltrepassare il confine del sovraindebitamento significa entrare in un vero e proprio incubo. Ci si trova a dover affrontare un incessante bombardamento di richieste, avvisi, telefonate incessanti e la presenza di ufficiali giudiziari. Questa pressione quotidiana sconvolge completamente l’esistenza degli individui, portando in alcuni casi a esiti drammatici.
Sebbene si tratti di un problema di rilevanza sociale, se ne discute molto poco. Il tema è quasi del tutto assente dal dibattito collettivo. Ancora meno si approfondisce l’intervento legislativo che ha cercato di affrontare questa emergenza, permettendo a chi ha contratto debiti incolpevolmente di liberarsi delle somme divenute insostenibili. Il risultato è che chi si sente intrappolato in un oscuro tunnel spesso si trova isolato e ignorante della presenza di eventuali soluzioni.
A volte, manca la fiducia, dovuta alla scarsa conoscenza delle leggi. In questa rubrica settimanale, invece, faremo luce su questi temi, offrendo risposte concrete a chi si trova in difficoltà.