Il caso che coinvolge Beppe Grillo e Vincenzo Onorato, il fondatore del gruppo Moby, è stato archiviato senza conseguenze legali.
La procura di Milano ha deciso di chiudere l’indagine riguardante un presunto traffico di influenze, inizialmente sollevato nei confronti di Grillo. La presunta illiceità risaliva a un periodo tra il 2018 e il 2019, durante il quale Grillo avrebbe, in cambio di visibilità per Moby sul suo blog, trasmesso a membri del suo partito delle richieste fatte da Onorato relative a veicoli, per sostenere la compagnia in difficoltà.
La richiesta di archiviazione è stata avanzata dalla stessa procura, e il giudice per le indagini preliminari ha accolto tale proposta, facendo cadere le accuse. Si è sottolineato che, sebbene l’azione di Grillo verso i ministri Luigi Di Maio, Danilo Toninelli e Stefano Patuanelli fosse stata decisa, non si è configurato alcun reato di traffico di influenze illecite, poiché non si sono riscontrati abusi d’ufficio.