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Collaborazione tra medici, networking, gestione efficiente di patologie complesse e percorsi su misura per gravidanze o nascite a rischio: tra Santa Maria delle Stelle di Melzo e San Gerardo di Monza si è concretizzato un accordo importante, simbolizzato dalla cicogna.
Al centro dell’iniziativa ci sono la sicurezza e il benessere di mamme e neonati. Questo protocollo, firmato sotto l’egida della Regione Lombardia, mira a combattere la carenza di specialisti medici, anche nei reparti dedicati alle nascite.
La strategia prevede la condivisione delle risorse umane e segna l’inizio di una maggiore integrazione tra il centro specializzato brianzolo e il presidio melzese, con un parziale superamento del modello “hub e spoke”.
Gli obiettivi principali sono sostenere le operazioni quotidiane nell’ospedale di Melzo e garantire una gestione rapida e competente di patologie complesse o di situazioni di parto critiche.
L’intesa sull’uso condiviso dei medici, coordinati da Anna Locatelli a Monza e Giuseppe Losa a Melzo, è stata raggiunta la scorsa estate. Si sta procedendo verso la realizzazione di questo progetto, che riveste una particolare importanza per Melzo, dove nel 2023 si era registrato un numero di 487 parti, leggermente inferiore alla soglia di sicurezza regionale di 500.
A settembre di quest’anno, però, le nascite hanno già raggiunto quota 387. Il trend è in crescita e necessita di consolidamento.
In settembre, 7 nuovi medici sono stati assunti nei reparti grazie a questa nuova collaborazione, e sono previste ulteriori assunzioni in futuro.
Questo accordo segna un importante traguardo per l’ottimizzazione della gestione dei servizi di ostetricia e ginecologia, come hanno sottolineato in una dichiarazione congiunta Silvano Casazza, direttore generale della Fondazione Irccs San Gerardo dei Tintori, e Roberta Labanca, direttrice generale di Asst Melegnano Martesana.
La cooperazione nella condivisione del personale medico tra le due strutture è finalizzata a rafforzare la rete di assistenza. L’intento principale è sostenere l’ostetricia a Melzo, sviluppando anche piani personalizzati per affrontare le varie patologie in funzione della complessità richiesta. Questo garantirà alle pazienti e ai loro neonati un’assistenza di alta qualità. I due direttori aggiungono che grazie a questa sinergia sarà possibile mantenere punti nascita operativi nella zona, promuovendo la gestione delle gravidanze e assicurando la sicurezza sanitaria.
Con l’augurio di risultati favorevoli, si segnala che l’ospedale di Martesana ha già ottenuto risultati notevoli, come dimostrano i 11 neonati nati in poco più di due giorni a metà settembre.