Categorie: Cronaca
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8 Ottobre 2024 15:54

Maltempo e guasti ferroviari rendono Milano difficile da raggiungere. I pendolari esprimono la loro frustrazione

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Ritardi e disagi: il primo giorno di università a Milano si trasforma in un viaggio da incubo per gli studenti

Il primo giorno di università ha visto diversi studenti affrontare ritardi significativi.

Alcuni hanno dovuto abbandonare impegni lavorativi o ricorrere a mezzi di trasporto alternativi per arrivare a Milano. Stamattina, la città sembrava quasi irraggiungibile per chi partiva da Saronno e dalla zona del Comasco, a causa di un malfunzionamento della linea elettrica nella stazione di Garbagnate Milanese. Questa situazione ha causato la cancellazione di treni e numerosi ritardi, incluso il Malpensa Express destinato all’aeroporto.

Le condizioni meteorologiche avverse, con piogge incessanti, hanno ulteriormente complicato la situazione.

“Dovevo essere al San Raffaele alle 8.10 per il mio primo giorno alla Facoltà di Psicologia, ma ero bloccata a Malnate su un treno fermo da oltre mezz’ora”, racconta Rebecca Pavone, un’aspirante studentessa di 18 anni.

Nicola Storace: pendolare da Cittiglio

Nicola Storace, 59 anni e pendolare da Cittiglio, ha dovuto scendere a Varese e cambiare treno per continuare il suo viaggio verso Milano. “Sono arrivato con quasi un’ora di ritardo a Porta Garibaldi.

Pendolo da 10 anni e, tra scioperi e guasti, non esiste settimana senza problemi. E quando piove, le cose diventano ancora più complicate”, dice.

Margherita Mantovani: studentessa di Economia

Anche Margherita Mantovani, una studentessa di Economia di 19 anni, si lamenta dei continui disservizi: “Il mio abbonamento mensile costa 45 euro. Perché devo sempre subire questi disagi? La situazione è peggiorata dopo il Covid”, afferma, raccontando la sua difficile esperienza del giorno: “Questa mattina, i treni da Garbagnate sono stati cancellati.

Così ho dovuto utilizzare due autobus e la metropolitana per raggiungere Milano, impiegando tre ore in un viaggio da incubo.”

Alfonso Modica, un rappresentante di commercio di 67 anni, ha avuto una fortuna diversa: “Un ritardo di appena alcuni minuti da Mariano Comense. Di solito mi sposto in auto… Ho deciso di prendere il treno proprio oggi”.