Dalla piazza del Teatro Strehler, decido di percorrere corso Garibaldi, fingendomi un turista.
Vengo subito colpito dall’attività intensa e dalle numerose botteghe che rendono questa via una delle più animate e amate della città. Mi fermo in una libreria accogliente, “Tempo ritrovato”, situata sulla sinistra. Inizio a cercare un libro recente che desidero regalare a un amico, ma non riesco a trovarlo. Il commesso alla cassa mi spiega che non vendono opere pubblicate da Mondadori, limitandosi a libri di editori indipendenti. Non comprendo del tutto la scelta, ma accetto la situazione e lascio il negozio.
La vista della facciata del Teatro Fossati, progettato dal famoso architetto Fermo Zuccari, mi conforta. Di fronte a questo storico edificio, la statua di Garibaldi si erge maestosa. Il teatro, inaugurato nel 1859 da Carlo Fossati, è diventato il Teatro Studio Melato nel 2013. Inoltre, mi attira l’attenzione un eccellente ortolano che espone frutta fresca e invitante nella stessa area del Fossati.
Proseguendo, noto il Centro di Aggregazione Multifunzionale Garibaldi Falcone e Borsellino, e mi accorgo che la strada è ricca di ristoranti.
Arrivo poi in via Delio Tessa, dedicata al grande poeta milanese, per poi giungere in piazza San Simpliciano, dove domani avrà luogo l’inaugurazione del Festival “Bach in Basilica”. Il mio pensiero si rivolge al grande Carlo Emilio Gadda, che risiedeva nelle vicinanze. La zona, con le sue antiche case d’epoca, cattura l’attenzione del visitatore, che può ammirare la resistenza di queste abitazioni, nonostante la presenza di strutture moderne più fredde.
Riconosco poi un’insegna di origine francese, un evento assai insolito al giorno d’oggi, “Le Nom“, specializzata in accessori di moda. Accanto a questa, ne spunta un’altra dal tono moderno che non apprezzo molto: “All you need is panettone“. Sono ormai arrivato in largo La Foppa e qui procedo serenamente verso casa