Categorie: Cronaca
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7 Ottobre 2024 06:24

Rifiuto del nuovo centro educativo: “Eccessivamente caro e superfluo. Un utilizzo improprio di fondi pubblici.”

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La Giunta di Pero abbandona progetto scolastico costoso: preferisce riqualificare le scuole esistenti per evitare spreco di risorse pubbliche

Un’iniziativa considerata “illogica e non sensata”.

Inoltre, vista come “un’allocazione inefficiente di risorse pubbliche”. Il nuovo sindaco di Pero, Antonino Abbate, ha chiarito le ragioni per cui la sua Giunta di centrodestra ha deciso di abbandonare il progetto per un nuovo complesso scolastico da quasi 19 milioni di euro. Ha anche spiegato il motivo per cui ha rinunciato a 2,2 milioni di euro già concessi da Regione Lombardia come parte del finanziamento totale di 11 milioni di euro.

Spiegazione del sindaco

Questa spiegazione è stata fornita durante una seduta del consiglio comunale. “Le decisioni riguardanti l’urbanistica, l’edilizia e l’ambiente della nostra Amministrazione sono sempre state motivate e si fondano sul principio di sostenibilità ambientale: puntiamo a riqualificare gli edifici pubblici in buone condizioni anziché demolirli, per evitare un uso improprio delle risorse pubbliche – ha dichiarato il sindaco -. Non vogliamo costruire un unico polo scolastico perché questo comporterebbe la chiusura della scuola primaria, compromettendo così le attività socio-educative e culturali delle comunità di Cerchiate e Cerchiarello”.

Il progetto precedente

Il progetto approvato dalla precedente amministrazione di centrosinistra prevedeva la creazione di un vasto complesso educativo in via Giovanni XXIII, unendo le due scuole primarie, la Marconi e quella di Cerchiate, con la conseguente chiusura della scuola media presso la Marconi e la sua demolizione. Malgrado le contestazioni da parte di genitori, insegnanti e residenti, la vecchia amministrazione non si era tirata indietro. Ora è la nuova Giunta a rivedere il piano.

Dopo aver esaminato il progetto e i costi, ha concluso che si tratta di un’opera superflua e costosa; le due scuole che dovevano essere abbattute sono in buone condizioni, necessitando solo di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, trascurati negli anni passati.

Opposizioni al nuovo progetto

Diverse voci si erano alzate contro il nuovo progetto pubblico, incluse quelle di organi scolastici e comitati di cittadini. Inoltre, il periodo di transizione comporterebbe l’uso di strutture private per accogliere temporaneamente gli studenti, portando con sé non solo costi aggiuntivi per i trasporti, ma anche disagi per famiglie, alunni e personale.

Non abbiamo intenzione di chiudere le scuole, ma di migliorarle, assicurando spazi didattici moderni e all’avanguardia; inoltre, svolgeremo interventi di manutenzione straordinaria dove sarà necessario.