Dopo una lunga carriera trascorsa dietro al banco, Vito Masiello, 77 anni, è pronto a godersi la sua meritata pensione.
“Cerco qualcuno che possa continuare la mia attività”, afferma il fondatore del bar Darwin a San Giuliano, gestito dal 1999 insieme alla moglie, Francesca Busso.
Alla fine dell’anno, se non vi sarà un nuovo proprietario, il locale di via Cavour chiuderà per sempre. Masiello, originario della Basilicata e trasferitosi al Nord Italia da giovane, ha iniziato a lavorare a soli 13 anni come garzone al bar Basso di Milano.
“Consegniamo in bicicletta: una mano sul manubrio e l’altra sul vassoio”, ricorda con nostalgia. Dopo aver gestito il bar della Cooperativa del Popolo a San Giuliano, ha aperto il primo ristorante pizzeria della città, La Capannina da Vito, dove la domenica sfornava fino a 900 pizze tra pranzo e cena. “Ho sempre amato questo mestiere; il contatto umano è molto gratificante”. A Milano, Masiello ha diretto il prestigioso bar Le Tre Marie in piazza Cordusio, frequentato da celebrità del mondo dello spettacolo: “Avevo una guardia per evitare i paparazzi all’ingresso”.
Le sue fotografie, alcune in bianco e nero, immortalano momenti significativi della sua carriera, da quando preparava cocktail a quando si trovava davanti al forno delle pizze, sempre con un sorriso.
Venticinque anni fa, Vito ha intrapreso una nuova avventura con l’apertura del bar Darwin. Un ambiente raffinato e ben curato, ubicato in una zona privilegiata, nelle vicinanze di istituti scolastici, centri fitness e strutture sanitarie. Dietro al bancone c’è Vito, sempre presente, che si diverte a decorare i cappuccini con deliziosi cuori di latte e a creare originali composizioni di frutta per gli aperitivi.
“Ho anche progettato una macchina per produrre ghiaccio colorato – spiega – Sono un innovatore, quello che so fare l’ho appreso da solo. Mi piacerebbe trasmettere a qualcuno questo mio sapere”.