Una cerimonia toccante ha segnato l’apertura della nuova Tenenza dei Carabinieri a Cassano d’Adda.
Presieduta da una vedova d’Arma, l’evento ha visto un caloroso riconoscimento per i colleghi caduti, sottolineando che “il ricordo non può diventare un’abitudine: portiamo la loro uniforme con orgoglio”. Un sole splendente ha fatto da cornice a una grande affluenza di autorità e cittadini, a testimonianza dell’importanza di questo nuovo presidio operativo, realizzato grazie all’impegno del Comune e posto in via Falcone e Borsellino. Il sindaco Fabio Colombo ha dichiarato: “Non si tratta solo di un nuovo edificio, ma di una rinnovata dedica nei confronti della comunità: i nostri cittadini non saranno mai abbandonati”.
Durante la cerimonia, molte personalità hanno preso parte all’evento, tra cui i sottosegretari Nicola Molteni e Paola Frassinetti, rappresentanti della Regione e della Città Metropolitana, e i sindaci della zona, tutti presenti con la fascia tricolore. Il comandante interregionale dei Carabinieri, Pastrengo Riccardo Galletta, e il comandante provinciale Pierluigi Solazzo, hanno rappresentato l’Arma, accompagnati dai vertici della Compagnia di Pioltello e dalle autorità locali. Non sono mancati la Fanfara del terzo reggimento Lombardia e il picchetto d’onore.
Questa nuova Tenenza fa parte di un progetto più vasto per consolidare la presenza delle forze dell’ordine nella provincia. Come ha ricordato il comandante provinciale Solazzo, “solo pochi mesi fa, gli uomini di questa Tenenza hanno compiuto un gesto eroico, salvando un bambino di sei anni caduto nell’Adda”. Manuela Motta, vedova dell’appuntato Mario Fontana, ha avuto l’onore di tagliare il nastro, in un gesto simbolico di continuità e onore.
Durante il discorso del comandante interregionale Galletta, è stata espressa una profonda emozione per Michele Campagnolo, Pietro Lia e Federico Tempini, che persero la vita 45 anni fa, il 9 ottobre 1979, a causa di un agguato avvenuto durante un posto di blocco a Liscate. “Hanno sacrificato le loro vite mentre adempiavano al loro dovere. Quel giorno non potevano immaginare ciò che sarebbe accaduto, ma erano consapevoli dei pericoli, una realtà che tutti noi viviamo”.
Il legame tra Cassano d’Adda e l’Arma è lungo e significativo, “per oltre cento anni i carabinieri hanno costituito l’unico punto di riferimento dello Stato in questa area: esprimo gratitudine a chi ha lavorato per mantenere la legalità”. L’orgoglio per un obiettivo raggiunto è stato enfatizzato dal sindaco Colombo: “Dobbiamo essere orgogliosi di ciò che abbiamo realizzato insieme qui”.