Categorie: Cronaca
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4 Ottobre 2024 05:54

Si sta esaminando la protezione per Paolo Storari, il pubblico ministero coinvolto nell’indagine sui tifosi di Inter e Milan

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Si sta considerando l’assegnazione di una scorta a Paolo Storari, il magistrato responsabile delle indagini sui gruppi ultras di Inter e Milan.

La procura ha formulato richiesta per questa misura di protezione, e una decisione verrà presa a breve.

Paolo Storari, insieme alla sua collega Sara Ombra, ha guidato un’imponente inchiesta che ha portato all’arresto di leader ultras delle due squadre milanesi. Secondo quanto riportato, la procura di Milano ha suggerito la scorta alla Prefettura, che convocherà una riunione nella prossima settimana per discutere la questione. È probabile che la richiesta venga accolta.

La richiesta, secondo le informazioni disponibili, non deriva da minacce specifiche, ma è legata alla crescente attenzione mediatica che il magistrato ha ricevuto dopo i recenti arresti dei capi ultras. L’indagine condotta dai due pm e dalla polizia di Milano ha portato lunedì all’arresto di 19 individui, di cui 16 finiti in carcere e 3 agli arresti domiciliari, accusati di aver creato una doppia associazione a delinquere per gestire illecitamente affari legati a San Siro.

Nelle celle sono stati rinchiusi tutti i membri della fazione Nord, da Marco Ferdico a Mauro Nepi, comprendendo anche Renato Bosetti e Andrea Beretta, già detenuto per l’omicidio di Antonio Bellocco. Tra i reggenti della fazione Sud figurano il predominante Luca Lucci, suo fratello Francesco, insieme a Islam Hagag e Christian Rosiello, che di recente fungevano da guardie del corpo per il rapper Fedez. Le indagini hanno rivelato un’infiltrazione mafiosa nella Nord, orchestrata dal clan Bellocco, con Totò che è stato assassinato da Beretta.

Si è poi scoperto che gli ultras erano attivi nel bagarinaggio dei biglietti, nella gestione della vendita di bevande nello stadio e, in parte, nei parcheggi esterni al Meazza. La situazione era simile nell’altra parte dello stadio, al secondo anello blu, dove la Sud dominava la rivendita dei biglietti e gestiva gli steward. I “Banditi” rossoneri, inoltre, erano riusciti a infiltrarsi nella “Milano dei vip”, collegandosi con alcuni rapper di fama, tra cui Fedez, Lazza ed Emis Killa, coinvolgendoli in rapporti commerciali.

I pubblici ministeri hanno anche criticato la commissione antimafia del comune di Milano, accusandola di non aver considerato adeguatamente il problema dell’infiltrazione ‘ndranghetista nella curva Nord, errore a cui avrebbe contribuito anche la stessa Inter. Durante la conferenza stampa in cui sono stati annunciati gli arresti, Storari ha sottolineato la “sudditanza” delle società, le quali non avevano mai sporto denuncia.