Categorie: Cronaca
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4 Ottobre 2024 12:24

L’ex Palasharp di nuovo sotto il controllo del Demanio. Ritorna in discussione la possibilità di un eventuale vendita

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Le tematiche principali riguardano la “rinuncia” e la “restituzione alla Direzione Demanio e Patrimonio”.

L’amministrazione comunale ha concluso che non è più possibile affidare ai privati la ristrutturazione dell’ex Palasharp di Lampugnano, chiuso dal 2012, tramite project financing. L’intenzione iniziale di trasformare la struttura, costruita negli anni ’80 per eventi sportivi e concerti, in un impianto per l’hockey su ghiaccio femminile in vista delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026 è svanita da tempo, e l’idea di bandire un nuovo concorso per riqualificare il sito come location per eventi sportivi e concerti non ha convinto Palazzo Marino.

Questo è emerso chiaramente da una delibera pubblicata nell’Albo pretorio, dove si legge che l’amministrazione ha ufficialmente “rinunciato all’assegnazione dell’immobile, quale si trova attualmente, e restituito alla Direzione Demanio e Patrimonio” la tensostruttura denominata “Palasharp”, sita in via Sant’Elia 33. Pertanto, si parla di rinuncia e restituzione. L’assessore al Bilancio e al Demanio, Emmanuel Conte, per ora non si esprime riguardo al destino futuro dell’ex palazzetto. Tuttavia, il trasferimento della gestione del Palasharp dalla direzione Sport alla direzione Demanio potrebbe suggerire un’eventuale vendita della struttura, che versa in uno stato di abbandono da oltre un decennio, insieme all’area circostante di via Sant’Elia.

Nella scorsa primavera, il sindaco Giuseppe Sala non aveva escluso la possibilità di cedere l’immobile.

Attualmente, non si ricevono conferme dall’assessorato al Demanio riguardo a questa questione. Palazzo Marino informa che il passaggio da un assessorato all’altro è dovuto al fatto che l’ex Palasharp, dopo la chiusura dell’ultimo bando per il restyling (il quale è ancora soggetto a ricorsi al Tar), sarà classificato nel Documento unico di programmazione del Bilancio comunale come un immobile abbandonato, e non più come un futuro palazzetto per le Olimpiadi.

Inoltre, la mini-tensostruttura per la preghiera islamica, situata accanto al Palasharp, ha ricevuto una proroga fino al mese di dicembre.