Milano – Non è stata rilevata l’aggravante mafiosa per la Curva Sud, contrariamente a quanto avvenuto per i tifosi interisti.
I magistrati, però, evidenziano che i contatti e le interazioni riscontrati durante l’inchiesta ‘Doppia curva’ suggeriscono un avvicinamento graduale tra la criminalità legata al calcio e la ’ndrangheta, con sviluppi attualmente imprevedibili. L’accusa ha avviato le indagini su due individui storicamente associati al leader Luca Lucci: Rosario Calabria e Saverio Trimboli. Calabria, condannato nel 2008 per lesioni, per violenza e minacce a un pubblico ufficiale nel 2020, e per traffico di droga nel 2022, ha legami con Domenico Papalia, un giovane appartenente alla nota famiglia mafiosa operante nei dintorni di Milano (Corsico e Buccinasco).
Trimboli, dal canto suo, ha un passato giudiziario che include un patteggiamento per furto nel 2001 e uno per lesioni nel 2008, oltre a un coinvolgimento in un’indagine sul traffico di stupefacenti; i magistrati segnalano che l’episodio di lesioni aggravate è collegato a un arresto avvenuto a Bianco, in provincia di Reggio Calabria, insieme a Papalia e Calabria. Ma non è tutto: i documenti dell’inchiesta rivelano che “ultimamente, i legami tra i membri della Curva Sud e figure legate alla ’ndrangheta si sono intensificati”.
In questo quadro emerge il nome di Islam Hagag, noto come Alex Cologno, un leale collaboratore di Lucci e del rapper Fedez, con il quale ha viaggiato a Parigi prima dell’arresto.
Hagag ha sviluppato molteplici connessioni nel panorama calabrese, permettendogli di inserirsi nella pianificazione del concerto del rapper, fissato per il 6 agosto 2024 al Calura di Roccella Jonica, evento poi annullato. Le sue influenze si estendono anche ad altri artisti che si esibiranno in quattro diverse location: Catanzaro Lido, Corigliano Calabro, Roccella Jonica e Gioia Tauro, grazie alla sua mediazione e alla collaborazione con la Why Event di Lucci.
Le indagini hanno rivelato che Alex Cologno ha cercato supporto da un individuo noto come “cugino Ciccio” e un altro chiamato “Bartolo” per rilavorare su questi progetti e per allontanare concorrenti nel coordinamento degli eventi a Roccella Jonica. Ciccio è identificato dalla Dda come Francesco Barbaro, un trentenne di Locri, figlio di Rocco Barbaro, originario di Platì e ritenuto un importante membro della ’ndrangheta nella zona jonica.
Evidenze della loro relazione risalgono al 21 ottobre 2023, quando sul profilo Instagram di Hagag è apparsa una foto che li mostrava insieme davanti all’Italian Ink di Rosate, un centro di tatuaggi legato a una catena di franchising di cui Lucci detiene l’80%.
Inoltre, Hagag vanta un rapporto duraturo con A.G., che ha legami familiari con Pasquale Zappia, soprannominato ‘Mastro generale della Lombardia’, arrestato e condannato nell’ambito dell’operazione antimafia Infinito.