Categorie: Cronaca
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3 Ottobre 2024 11:24

Daniela Santanché è coinvolta in una udienza preliminare relativa alla questione di Visibilia

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Milano – Ha preso avvio al settimo piano del Palazzo di Giustizia di Milano, dinanzi alla giudice dell’udienza preliminare Anna Magelli, l’udienza preliminare nei confronti della ministra del Turismo Daniela Santanchè e di un gruppo di 16 individui, tra cui il suo compagno Dimitri Kunz, la sorella Fiorella Garnero e la nipote Silvia Garnero, oltre a tre aziende coinvolte in un procedimento riguardante false dichiarazioni di bilancio nel caso Visibilia.

Questo gruppo era stato creato dalla senatrice di Fratelli d’Italia, dalla quale ha ceduto cariche e partecipazioni nel 2022. La ministra, assistita dall’avvocato Nicolò Pelanda, non ha preso parte all’udienza, come anche gli altri accusati. Presente, invece, Giuseppe Zeno, rappresentante dei piccoli azionisti, accompagnato dall’avvocato Antonio Piantadosi; entrambi intendono costituirsi parti civili e hanno avviato un’azione civile che ha portato a un’ispezione finanziaria e alla nomina di un amministratore giudiziario per Visibilia Editore spa.

I giudici hanno deciso di rinviare l’udienza alle 12.00 per consentire agli avvocati di difesa di esaminare la richiesta di costituzione di parte civile avanzata da cinque soci di Visibilia che si sentono danneggiati dalle azioni contestate alla ministra e agli altri imputati. Dopo le dichiarazioni dei legali, la giudice Anna Magelli si pronuncerà sull’accettazione o il rigetto delle istanze di parte civile. Se ci sarà tempo disponibile, i pubblici ministeri Luigi Luzi e Marina Gravina potrebbero ripresentare la loro richiesta di rinvio a giudizio per tutti gli accusati.

Per quanto riguarda la prima fase del caso Visibilia, che coinvolge accuse di frode aggravata nei confronti dell’Inps per la cassa integrazione durante il periodo di emergenza Covid, l’udienza preliminare per Santanchè e altri due individui, incluso Kunz, oltre due società, avrà inizio il 9 ottobre sotto la supervisione della giudice Tiziana Gue.