Categorie: Cronaca
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2 Ottobre 2024 19:39

Un’iniziativa su Change.org ha raccolto 76mila adesioni per intitolare l’aeroporto di Malpensa a Carla Fracci, proponendo di rimandare in secondo piano il legame con Berlusconi

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Malpensa (Varese), 2 ottobre 2024 – Un aumento significativo di adesioni e un nome che tocca il cuore di milanesi, lombardi e italiani: quello di Carla Fracci, la celebre étoile della Scala scomparsa nel maggio 2021.

Sono più di 76.000 le persone che hanno firmato la petizione promossa da Filt Cgil, Cgil Lombardia e Cgil Milano sulla piattaforma Change.org, chiedendo di dedicare l’aeroporto intercontinentale di Milano Malpensa a Carla Fracci. “Crediamo”, si legge nell’appello, “che la denominazione di una grande infrastruttura debba riflettere il patrimonio di tutti i cittadini (in particolare dei viaggiatori), evitando decisioni che possano risultare divisive, sia in Italia che nel resto del mondo, come quella recentemente proposta da Enac” (si fa riferimento all’intitolazione ufficiale a Silvio Berlusconi, ndr).

Il nome di Fracci, tra i primi emersi durante le discussioni accese di quest’estate sulla nuova denominazione dello scalo varesino, si è subito rivelato uno dei più apprezzati, al pari di altre donne lombarde che hanno illuminato la storia d’Italia, come Amalia Ercoli Finzi di Gallarate, rinomata esperta di tecnologie aerospaziali e già consigliera per la Nasa e l’Esa.

Rosina Ferrari, aviatrice originaria di Milano, è stata la prima donna a svolgere attività di pilota professionista nel 1914.

Conosciuta anche come Dama di gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana e Grande ufficiale dello stesso ordine, ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui la medaglia d’oro ai benemeriti della cultura e dell’arte e il titolo di Prima ballerina assoluta conferito dal New York Times. La sua figura incarna l’eleganza e la maestria, rappresentando uno splendido esempio delle doti artistiche italiane, ma è anche un simbolo di milanesità al suo massimo grado.

Nel frattempo, diversi Comuni si oppongono all’intitolazione dell’aeroporto della brughiera al leader del centrodestra degli ultimi trent’anni. Il ricorso di Sala ha suscitato forti reazioni, specialmente da parte della famiglia Berlusconi. La decisione del Comune di Milano di ricorrere al Tar contro la dedicazione dell’aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi ha generato un’ondata di commenti a fine settembre. Questo atto della Giunta Sala si aggiunge ad altre azioni legali già intraprese da nove Comuni vicini allo scalo, appartenenti al Consorzio Urbanistico Volontario (Cuv) Malpensa: Arsago Seprio, Cardano al Campo, Casorate Sempione, Ferno, Gola Secca, Lonate Pozzolo, Samarate, Somma Lombardo e Vizzola Ticino, tutti situati nella provincia di Varese.

Tuttavia, è la posizione di Milano che suscita la maggiore attenzione mediatica.

Barbara Berlusconi, terza figlia dell’ex presidente del Consiglio, esprime il suo dissenso rispetto alla decisione del sindaco Sala: “Come figlia, mi rattrista vedere come il primo cittadino di una città tanto amata da mio padre utilizzi la figura di Berlusconi per distogliere l’attenzione dalle sue proprie difficoltà nella gestione. Dalle gravissime questioni legate allo stadio (Milano ha rinunciato alla possibilità di ospitare la finale di Champions League nel 2027, ndr) alla sicurezza, dalla viabilità all’immobilismo nel settore delle costruzioni a causa dei conflitti con la Procura.

Comprendo che il sindaco stia cercando di affermarsi come leader politico a livello nazionale prima della conclusione del suo mandato, anche attraverso iniziative di propaganda ideologica. Tuttavia, credo che dovrebbe piuttosto focalizzarsi sulle vere problematiche che riguardano i milanesi”.