Pantigliate, 2 ottobre 2024 – Una vettura elettrica, con due anni di utilizzo e 30.000 chilometri percorsi, ha preso fuoco improvvisamente mentre era parcheggiata nel garage.
Il proprietario ha sottolineato che la Fiat 500 (il modello coinvolto) non era in fase di ricarica al momento dell’incidente. L’episodio verificatosi domenica mattina in un’abitazione di via Saffi a Pantigliate ha riacceso il dibattito sulla sicurezza dei veicoli elettrici. Abbiamo intervistato il professor Alessandro Abbotto, docente di chimica organica all’Università di Milano-Bicocca e autore di due libri, “La mobilità elettrica” e “Perché l’auto elettrica?”.
Professore, le auto elettriche possono rappresentare un pericolo d’incendio?
L’auto elettrica introduce un nuovo paradigma nella mobilità, quindi gli incendi che la riguardano suscitano grande attenzione nell’opinione pubblica.
Tuttavia, ricerche e dati suggeriscono che il pericolo di incendi in questi veicoli è 50-60 volte inferiore rispetto a quelli a combustione interna.
Quali possono essere le origini di un incendi?
Essenzialmente da difetti di produzione delle batterie, ma tali situazioni sono estremamente rare. Inoltre, si sta proseguendo verso l’adozione di batterie allo stato solido, che offrono maggior sicurezza rispetto a quelle attuali con elettroliti liquidi. La vera difficoltà è che un incendio di un veicolo elettrico tende a autoalimentarsi, quindi richiede procedure di spegnimento più complesse.
Tuttavia, i vigili del fuoco dispongono delle competenze necessarie per gestire tali situazioni.
I proprietari devono rispettare alcune misure particolari?
È fondamentale seguire le indicazioni dei vigili del fuoco, installando prese elettriche certificate, assicurandosi dell’esistenza di un dispositivo salvavita e controllando che la potenza dei cavi sia adeguata. Una ricarica errata può comportare dei rischi.
Ma non è solo una questione di sicurezza. Queste vetture hanno costi superiori a quelli delle auto tradizionali.
Qual è il motivo per cui dovremmo optare per esse?
Nel lungo periodo, i risparmi possono essere notevoli. Ad esempio, con 7 euro posso viaggiare per 500 chilometri con la mia auto elettrica. Quale automobile con motore a combustione avrebbe un simile rendimento? Inoltre, c’è il vantaggio di non dover pagare l’ecopass e i costi per il parcheggio. Le stazioni di ricarica? Oggi sono più comuni e rapide.
Le auto elettriche sono veramente ecologiche?
Le batterie attuali inquinano meno e offrono maggiore sicurezza.
Per avere un’impatto ambientale reale, bisognerebbe ricaricare i veicoli utilizzando energia proveniente esclusivamente da fonti rinnovabili, evitando l’uso di combustibili fossili.
Siamo pronti per l’adozione diffusa di questi mezzi?
Questo tipo di mobilità implica una modifica delle abitudini, e non tutti sono pronti a questo cambiamento. Per promuovere la transizione, sono necessari incentivi economici e politiche specifiche da parte delle autorità competenti.