Categorie: Cronaca
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2 Ottobre 2024 08:54

Furti nella periferia. Arrestata una banda

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In meno di un anno, si sono registrati 37 furti tra campagne e aziende agricole nelle province di Milano, Lodi, Brescia, Bergamo, Cremona, Monza e Brianza.

I carabinieri di Lodi hanno concluso le indagini emettendo un ordine di custodia cautelare per gli ultimi quattro membri della “Banda dei trattori”, un’organizzazione criminale specializzata nel furto di attrezzature agricole. Un primo membro del gruppo era stato catturato a dicembre a Cernusco sul Naviglio mentre tentava di spostare una pala meccanica rubata da Peschiera Borromeo. Negli ultimi giorni, altri tre individui sono stati localizzati tra Milano, Vimodrone e Carugate: due di loro sono stati portati nel carcere di Lodi, mentre il terzo è stato trasferito a San Vittore.

Si cerca ancora un complice. Inoltre, altre cinque persone sono sotto indagine a piede libero per reati di furto, ricettazione e favoreggiamento.

L’operazione condotta dai carabinieri di Lodi, sotto la supervisione della Procura della Repubblica, è stata battezzata “Tractors 2023”. Le ricerche si erano attivate all’inizio della primavera dello scorso anno, quando una “banda di trattori” si era resa protagonista di una serie impressionante di furti, diventando un vero e proprio incubo per gli agricoltori della zona.

Le aree di Hinterland e Martesana sono state particolarmente colpite, con trattori che scomparivano dalle campagne di Gorgonzola, Bellinzago Lombardo e Inzago. Tra le vittime c’era anche l’allora consigliere comunale e candidato sindaco di Bellinzago, Piergiorgio Neri. Al termine delle indagini, gli inquirenti hanno identificato il gruppo come responsabile di 37 furti avvenuti tra febbraio 2023 e febbraio 2024, con un totale di 27 veicoli sottratti, per un valore che supera il milione di euro; di questi, 17 sono stati recuperati, oltre a diversi altri mezzi e materiali edilizi.

Le modalità di operazione della banda, composta in gran parte da cittadini romeni, con un moldavo e un italiano, includevano sopralluoghi, furti notturni e la custodia della refurtiva in strutture dismesse, seguiti infine da un trasferimento all’estero tramite camion.