Categorie: Cronaca
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1 Ottobre 2024 05:54

Le spese limitano l’effetto del Pnrr. La mancanza di nidi è motivo di preoccupazione

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Ci sono grandi speranze riposte nel Pnrr per garantire la sicurezza delle scuole e per rendere gli ambienti più aperti a tutti, ma l’incremento dei costi edili ridurrà il numero di interventi previsti.

Adriana Bizzarri, responsabile nazionale per l’istruzione di Cittadinanzattiva, ha sottolineato questa problematica, sollevando anche la questione di poter modificare il calendario scolastico adeguandolo ai nuovi bisogni causati dai cambiamenti climatici. “Il Piano nazionale di ripresa e resilienza – afferma Bizzarri – ha subito significativi ridimensionamenti per quanto riguarda le strutture per l’infanzia, lo stesso vale per la costruzione di nuove scuole. La ragione principale di queste modifiche deriva dall’aumento dei costi di costruzione.

Un simile andamento si è verificato anche per quanto riguarda la ristrutturazione, sostituzione/ricostruzione, messa in sicurezza, aggiornamento o miglioramento sismico e riqualificazione energetica degli edifici. Sono previsti spazi per palestre e mense, ma sono molto inferiori rispetto alla domanda attuale. Siamo molto preoccupati per il decremento degli interventi pianificati, soprattutto per gli asili, poiché non sarà possibile colmare le lacune esistenti nelle aree che ne hanno più bisogno e raggiungere gli obiettivi europei, che appaiono ora ancora più difficili.

È chiaro che dobbiamo guardare oltre il Pnrr, sfruttando i fondi ordinari nazionali ed europei, per garantire il mantenimento delle nuove strutture, in particolare asili e scuole materne, per specifici investimenti, come l’installazione di climatizzatori, e per assicurare la continuità del finanziamento all’edilizia scolastica”.

Secondo i dati di luglio 2024, il Pnrr dedica 56 milioni di interventi alle istituzioni scolastiche lombarde, una frazione dei 661 previsti a livello nazionale.

Di questi, 306 sono destinati alla sicurezza nelle scuole, un’azione che si estende a 2.800 istituzioni in tutto il paese, 109 all’introduzione di nuove mense rispetto alle 967 pianificate a livello nazionale, e 37 ad interventi nelle palestre, rispetto ai 431 programmati. Tuttavia, è fondamentale che le scuole, specialmente quelle situate in aree disagiate privi di servizi e spazi di socializzazione per giovani e bambini, rimangano aperte tutto l’anno, in particolare durante l’estate.

Potrebbero infatti rappresentare una risorsa imprescindibile per queste comunità.