Categorie: Cronaca
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1 Ottobre 2024 21:24

Le intercettazioni. La pressione nei confronti di Inzaghi: “Allenatore, abbiamo bisogno di un numero maggiore di biglietti per la finale”

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Il pomeriggio del 24 maggio 2023 è carico di attesa per il match Inter-Fiorentina, che si svolgerà all’Olimpico e metterà in palio la Coppa Italia.

Marco Ferdico, leader della curva Nord, arrestato il giorno precedente in un’operazione delle forze dell’ordine contro la mafia, è concentrato su un’altra questione: ha bisogno di un numero maggiore di biglietti per la finale di Champions League prevista per il 10 giugno contro il Manchester City. L’Inter ha riservato solo 800 biglietti per la sua curva, il 20% di un totale di 4.000, a fronte di una richiesta di 1.500.

La diminuzione significativa delle disponibilità, come riporta l’inchiesta, sarebbe stata motivata da Marco Materazzi, che ha ricevuto informazioni da un dirigente. È emerso che i biglietti da 80 euro vengono rivenduti a prezzi ben superiori, arrivando fino a 900 euro. Questo “incredibile ricarico”, come evidenziato dal gip Domenico Santoro, permette a Francesco Intagliata di realizzare un guadagno di 40.000 euro vendendo 100 biglietti a 1.000 euro ciascuno. Nonostante tutto, Ferdico non si arrende e contatta l’allenatore Simone Inzaghi, che è già informato della minaccia della curva di un possibile sciopero del tifo.

“Marco,” inizia il tecnico, “ti dico che leggo il messaggio che la curva non sostiene la squadra in finale… e mi urge una soluzione… non è possibile… la Fiorentina non raggiunge una finale da 22 anni e arriva con un seguito di 33.000 tifosi appassionati…”

I nostri tifosi sono giunti in 35.000 con grande fervore, nonostante la gara finale. È venuto a crearsi un vero e proprio caos e la situazione va chiarita.

Loro mi dicono “Eh, mister…”, ma è necessario trovare una soluzione. Questo è il messaggio che ho rivolto a Marco. Nei giorni successivi, Ferdico sostiene di aver limitato la contestazione ai primi 15 minuti. Inoltre, riferisce: “Ti faccio un riassunto, mister… ci hanno fornito 1.000 biglietti, ma non avevamo fatto i conti giusti… ne servono 200 in più…”. Le intercettazioni rivelano che Inzaghi si impegna a parlare con i dirigenti, precisando che contatterà Ferri, Zanetti e Marotta.

Il 30 maggio, la situazione si sblocca: i biglietti passano a 1.500. Questa soluzione è stata presa in una riunione cui hanno partecipato “tutti”, come dichiarato dal responsabile del collegamento tra club e tifosi. Con un’unica condizione: “Basta con i comunicati”. Questo non è l’unico esempio in cui il club di viale della Liberazione ha ceduto alle pressioni della curva, evidenziando una posizione di vulnerabilità. Basti pensare alle telefonate ai dirigenti per ottenere più biglietti a San Siro, per ricevere informazioni tempestive sugli arrivi dei giocatori o per assicurarsi gli abbonamenti degli Irriducibili esclusi dal secondo anello verde dal triumvirato Bellocco-Beretta-Ferdico.

Gli avvisi, raccolti in diverse occasioni dagli investigatori sotto la direzione di Alfonso Iadevaia e dai collaboratori Domenico Balsamo e Nicola Lelario, hanno indotto il procuratore federale della Figc, Giuseppe Chinè, a richiedere documenti non riservati per esaminare possibili comportamenti “significativi” che potrebbero coinvolgere l’Inter, il Milan o i loro atleti. Nel materiale esaminato, emergono due eventi che riguardano l’ex difensore dell’Inter, Milan Skriniar, descritto con una voce “tremante” durante un incontro in un bar con Ferdico e Mauro Nepi, dove si è parlato di un possibile trasferimento al Psg.

Anche il capitano del Milan, Davide Calabria, risulta coinvolto, avendo incontrato Luca Lucci in un bar a Cologno Monzese l’8 febbraio 2023. Questi incontri potrebbero violare le restrizioni del Codice di giustizia sportiva relative ai rapporti tra calciatori e tifoserie organizzate.