Il lunedì o martedì ci incontreremo con Calhanoglu e le famiglie per una cena!».
Questa affermazione di Marco Ferdico, capo della Curva Nord, è emersa da una conversazione intercettata il 19 agosto 2023. Ferdico si vantava di aver organizzato una serata con il calciatore turco, alla quale sarebbe stata invitata anche la famiglia di Antonio Bellocco, un ’ndranghetista assassinato il 4 settembre scorso da Andrea Beretta, un altro noto tifoso. In diverse occasioni, il calciatore Hakan Calhanoglu aveva avuto rapporti con Ferdico, donandogli magliette ufficiali destinate a Bellocco.
È emerso anche un contatto con il giocatore Cuadrado. Durante un colloquio con l’ex difensore dell’Inter, Marco Materazzi, Ferdico menzionava di aver incontrato Calhanoglu e il compagno di squadra Nicolò Barella, per discutere le problematiche legate ai biglietti della finale di Champions League. L’obiettivo era ottenere supporto da parte di giocatori, non coinvolti nelle indagini, utilizzandoli come portavoce per inviare messaggi al club. Inoltre, Ferdico e Beretta avevano intenzione di promuovere una birra sponsorizzata da Materazzi, proponendo una vendita esclusiva all’interno dello stadio.
Pressioni su Inzaghi
In aggiunta, ci sono stati contatti e pressioni nei confronti dell’allenatore Simone Inzaghi e di dirigenti del club, anch’essi non sotto inchiesta. Questi episodi fanno parte delle indagini condotte dalla squadra mobile e dalla Guardia di Finanza, sotto la supervisione dei pubblici ministeri Paolo Storari e Sara Ombra, che hanno portato a 19 arresti, tra cui Ferdico e Beretta, smantellando i vertici del tifo organizzato di Inter e Milan.
La Procura ha descritto come «assolutamente inverosimile» la possibilità che una società di tali dimensioni, come l’Inter, con un bilancio di centinaia di milioni di euro, possa instaurare relazioni economiche con gli indagati, in particolare con Antonio Bellocco, un esponente della ‘ndrangheta. Gli inquirenti sostengono che l’Inter mostri «un comportamento oscillante tra un’involontaria complicità e una certa sudditanza». È urgente, secondo i pubblici ministeri, «mettere fine a questa situazione il prima possibile»: è stato avviato un procedimento di prevenzione sia nei confronti dell’Inter che del Milan, senza al momento ricorrere a misure più severe come l’amministrazione giudiziaria.
La Procura avverte che il problema non può essere affrontato semplicemente rimuovendo i dirigenti senza cambiare il sistema interno, poiché «i nuovi arrivati si troverebbero a fronteggiare le stesse problematiche tossiche».
Incontri diretti con i vertici hanno avuto luogo, in particolare gli ultras della Nord si rapportavano con Massimiliano Silva, Slo dell’Inter, e con Claudio Sala, che gestisce i rapporti tra il club e i tifosi. Al centro delle discussioni c’era il commercio dei biglietti e la gestione degli accessi allo stadio, utilizzando in vari casi contestazioni e “scioperi del tifo” come strumenti di pressione.
Durante una conversazione intercettata, Ferdico e Silva manifestavano «la preoccupazione che ci fossero indagini giudiziarie in corso sulla curva». In una chiamata del 26 maggio 2023, Ferdico ha rivelato a Materazzi di aver appreso da Zanetti, ex capitano e attuale vicepresidente dell’Inter, che «alcuni funzionari di Polizia stanno osservando la curva anche in relazione a quanto accaduto al povero Vittorio».
Si fa riferimento all’assassinio di Vittorio Boiocchi, noto leader degli ultras dell’Inter, avvenuto nell’autunno del 2022.
Nelle prossime settimane, la Procura potrebbe convocare per un’intervista alcuni figure chiave, tra cui Simone Inzaghi, Zanetti, l’ex difensore nerazzurro Milan Skriniar, e il capitano del Milan Davide Calabria, insieme a dirigenti e responsabili dei due club milanesi.