Cinisello Balsamo, 29 settembre 2024 – Il telefono mobile di Alfredo Settimo, il presidente del Città di Cinisello, resta silenzioso.
La squadra è nata due anni fa dalla “fusione” di un noto club, la Serenissima, legato a Gaetano Scirea, e il Città di Brugherio, di cui Settimo era stato un breve periodo alla guida. Nessuno risponde alla sede del Centro Sportivo in via dei Lavoratori.
Attesa e comunicato
È complicato ottenere spiegazioni da parte del club bianco e celeste. Però, poco prima della cena, arriva un messaggio su WhatsApp: stiamo per rilasciare un comunicato.
Il comunicato recita: “In merito agli avvenimenti di sabato, la società condanna fermamente ciò che è accaduto e sta svolgendo indagini interne per fare chiarezza. Siamo addolorati per ciò che i giocatori di entrambi i team hanno dovuto subire e rammaricati per i dirigenti dell’Ausonia Academy che hanno subito danni da parte di persone ancora non identificate. Siamo anche addolorati per un nostro giovane giocatore che ha ricevuto minacce e violenza fisica da un dirigente dell’Ausonia Academy.
Il Città di Cinisello è disponibile per fornire informazioni alle autorità competenti e si considera una parte lesa da questa vicenda, causa il comportamento di persone ancora sconosciute”.
Domande senza risposta
Il Città di Cinisello evita di rispondere a due domande cruciali: perché non si sono fermati quei padri violenti che hanno invaso l’area tecnica senza autorizzazione per attaccare gli ospiti? E soprattutto, perché queste persone non sono state identificate tramite le telecamere installate negli spogliatoi?
Il presidente Settimo ha comunicato agli esponenti neroverdi che i guasti alle telecamere verranno risolti questa settimana, visto che attualmente non funzionano.
Mister Marco Lobrace ha espresso la sua frustrazione riguardo all’atteggiamento di omertà predominante. È probabile che le tre denunce penali, presentate dal dirigente, dal trainer atletico e dal genitore di un bambino colpito da una testata, non siano dirette solo verso sconosciuti, con la speranza che il Città di Cinisello collabori attivamente con le forze dell’ordine.
Sergio Pedrazzini, presidente del Comitato regionale lombardo della Lega Dilettanti, ha espresso la sua inquietudine a TeleLombardia per quanto successo.
Ha sottolineato che nell’area tecnica avrebbero dovuto trovarsi solo individui autorizzati e ha annunciato che le indagini si svolgeranno in parallelo con quelle delle forze dell’ordine.