Categorie: Cronaca
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27 Settembre 2024 11:39

Una catena umana e di biciclette si è formata per liberare la pista ciclabile di Via Sforza da veicoli parcheggiati

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Milano, il 27 settembre 2024 – Questa mattina, una radiosa alba ha accolto la liberazione della pista ciclabile di via Sforza a Milano, ora accessibile perché sgombra dalle auto parcheggiate.

Grazie alla campagna ‘ProteggiMi’, decine di cittadini si sono radunati all’alba nei pressi del Policlinico, formando una barriera umana composta da persone e biciclette. È stata una manifestazione volta a mantenere libero l’uso della pista ciclabile e a simboleggiare il concetto fondamentale che le strade appartengono a tutti e le linee di demarcazione esistono per garantire la sicurezza di ciascuno. “Stamani, i residenti hanno salvaguardato la pista ciclabile di via Sforza dal parcheggio irregolare di alcuni automobilisti indisciplinati che mettono in pericolo la sicurezza dei ciclisti”, riporta la pagina Instagram ‘Strada per tutti’.

L’utopia di una “città per le persone” è quella in cui prevale la cura reciproca e viene rispettato lo spazio dedicato ai fruitori più esposti. In Italia, oltre 200 ciclisti perdono la vita ogni anno in incidenti stradali. “Questa è stata la nostra sesta iniziativa ‘ProteggiMi’ – ha affermato Tommaso Goisis, attivista del progetto ‘La città delle persone’, che riunisce varie associazioni – dopo due manifestazioni in viale Monza e altre in corso Buenos Aires, via Galvani e sul ponte della Ghisolfa”.

Ha aggiunto: “Ogni giorno a Milano si verifica un’ingiustizia: alcuni dipendenti del Policlinico che decidono di viaggiare in auto privata, parcheggiano sulla ciclabile di via Francesco Sforza per circa un’ora, minacciando la sicurezza di molti”.

La scorsa primavera, come evidenziato da Il Giorno, sono emerse delle motivazioni sul traffico a Policlinico. Secondo la direzione, l’afflusso di veicoli era dovuto ai dipendenti che si recavano all’ufficio amministrativo, aperto alle 7.15.

Non esistono al momento soluzioni alternative, ma si assicura una completa disponibilità nel trovare una risoluzione condivisa. È probabile che le auto arrivino in anticipo per entrare nel centro prima dell’attivazione dell’Area C (alle 7.30).

Come si presenta la situazione nelle altre piste ciclabili della città? Al corso Buenos Aires, dove si stanno svolgendo lavori per migliorare la pista, ampliare i marciapiedi e creare nuove aree verdi, capita spesso che veicoli commerciali o automobili di “furbetti” occupino il corridoio destinato ai biciclisti.

Ciò accade soprattutto nei tratti in cui i segnali stradali sono disegnati a terra. Alcuni veicoli oscurano addirittura la demarcazione. Bastavano mezz’ora di osservazioni ieri mattina per identificare veicoli parcheggiati in modo errato, bloccando la strada ai ciclisti che erano costretti a deviare per marciapiedi o tratti pedonali.

Questi problemi sono presenti in molte strade: nel corso del pomeriggio, tali scene si ripetevano anche al corso Monforte. I ciclisti si lamentano del fatto che è comune vedere furgoni parcheggiati a metà tra marciapiede e pista ciclabile, causando disagi sia ai pedoni che ai ciclisti.

Questa stessa situazione si verifica anche al corso Venezia e in via Carducci. Ieri, persino al corso Garibaldi, c’era una fila di veicoli parcheggiati sulla pista ciclabile, come se nulla fosse.

Notare: sulla via Venti settembre, precisamente nel quartiere Conciliazione, è frequente che le auto vengano parcheggiate in diagonale sul marciapiede alberato, invadendo una porzione (o l’intera estensione) della corsia rossa riservata alle biciclette. Quindi, chi si muove in bicicletta è costretto a cambiare percorso.