Categorie: Cronaca
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27 Settembre 2024 05:10

Riposare per sempre al Monumentale, un privilegio che costa 2mila euro al mese: “Un simbolo di status atemporale”

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Il Cimitero Monumentale di Milano, un tranquillo santuario delle anime, è un desiderato luogo incantato.

“Noleggiare” un’edicola funeraria (o meglio, ottenere la concessione per 99 anni) può richiedere un pagamento mensile di 2.000 euro, equivalente all’affitto di un appartamento con tre stanze nel centro della città. Oggi, il mercato immobiliare include anche le tombe. Nel tentativo di garantire trasparenza e accessibilità, il Comune ha scelto l’asta pubblica per assegnare tre monumenti. Si sono ottenuti i seguenti risultati: l’edicola Annoni, con un prezzo base di 477.000 euro, è stata venduta per 2,45 milioni di euro; l’edicola Frova è stata offerta per 507.000 euro (base: 389.000 euro), e l’ultimo prezzo dell’edicola Zapelli è stato di 757.000 euro (da un prezzo iniziale di 372mila euro).

Come è noto, Milano è la città dei prezzi esorbitanti. “Sono però sorpreso da questi prezzi”, commenta Carla De Bernardi, presidente dell’Associazione Amici del Monumentale, che si dedica a ricordare che questo è principalmente un cimitero, e poi un museo (con 12.000 monumenti). Riflettendo su questo, gli Assessori ai Servizi Civici e alla Cultura, Gaia Romani e Tommaso Sacchi, sostengono che il loro compito è mantenere equilibrata l’importanza di questo luogo.

Tra la concessione di vere e proprie opere d’arte esposte in un giardino e la protezione di quest’area come un luogo di memoria e riposo. Infatti, diversi restauri sono stati realizzati grazie al contributo dell’Associazione Amici del Monumentale.

Carla era preoccupata per il progressivo deterioramento della tomba di Frova, che reputa la più affascinante delle tre cappelle. Ad aggravare la situazione, l’acqua infiltrata dal cupolino stava danneggiando un magnifico murale di Mosè Bianchi.

Il ritratto di Cristo, che aveva il volto del suo parente e anche lui artista, Pompeo Mariani, è semplicemente sbalorditivo. La concessione di tale cripta, come stabilito in un testamento, era andata agli ospedali Fatebenefratelli, da cui però non si sono più avute notizie. Adesso, si spera che la tomba possa essere restaurata al suo splendore originale, proprio come la famiglia Frova (arricchitasi grazie alla costruzione di dormienti in legno per le ferrovie) l’aveva commissionata all’architetto Beltrami nel 1888/89.

Infatti, avere una tomba nel Cimitero Monumentale era un simbolo di status per le grandi famiglie milanesi come i Bocconi, Erba, Pirelli, Dompè, Falck, Motta, Alemagna, Campari, Rizzoli, Mondadori e molte altre personalità di talento, come per esempio Toscanini. Secondo i racconti, Berlusconi avrebbe desiderato l’edicola Moretti, realizzata dall’architetto Federico Rampazzini nel 1929, che ricorda il mausoleo di Teodorico a Ravenna. Questo piccolo tempio era desiderato anche come luogo di riposo eterno da Don Giussani, per il quale è stato poi progettato un mausoleo più moderno da un designer, quasi a creare un luogo di culto.

Il nome dell’individuo che ha ricevuto la concessione della Moretti nel 2019 per un valore record di 900.000 euro è ancora un mistero. Questo processo di concessione richiede parecchi anni per identificare i titolari e determinare se desiderano mantenere o terminare la loro concessione. Speriamo che lo stesso metodo sia stato usato anche per l’Annoni e la Zapelli. Si contano centinaia di persone in attesa di un posto nel cimitero Monumentale.

Quest’ultimo, una piccola città costituita nel 1866 da Carlo Francesco Maciachini su un’area di 180.000 metri quadrati, è poi stata espansa tra gli anni ’30 e la fine del ventesimo secolo, raggiungendo un’estensione di 250.000 metri quadrati. Non si prevede ulteriori ampliamenti del cimitero.

Il Monumentale è anche una meta turistica popolare, suscitando la questione se dovrebbe essere introdotto un biglietto d’ingresso. Carla De Bernardi cita spesso eventi gratuiti sponsorizzati dall’ente, come il teatro di Giacomo Poretti (parte del trio con Aldo e Giovanni) che ha messo in scena Santi Agostino e Ambrogio per 400 persone.

Una particolare menzione va all’opera “Lullaby”, un tributo a cinque individui ordinari che persero la vita durante l’attacco mafioso del 1993 su via Palestro. Quest’opera, realizzata da Maurizio Cattelan per la sala del Tempio Crematorio, è stata donata al Comune nel 2022. Come Cattelan ha osservato, gli oggetti possono aiutare a mantenere viva la memoria.

Senz’altro, le pile di detriti accumulati da un’operazione di demolizione, presentate dalla Municipalità come parte del programma “Ninna Nanna”, rappresentano un esempio evidente.