In una straordinaria seduta del consiglio comunale, la sindaca Barbara Barbieri insiste nel mantenere il suo incarico, ignorando le crescenti pressioni.
L’abbandono dell’aula da parte dell’opposizione determina la sospensione del consiglio. Dopo un triennio di stallo politico, tutti i consiglieri di minoranza sono pronti a presentare le loro dimissioni, compresi i possibili sostituti, per portare alla dissoluzione del consiglio comunale. Quest’ultimo avverrà se non sarà in grado di garantire la continua presenza di almeno il 50% dei consiglieri necessari. Il partito al governo non può assegnare i posti vuotati dai sei dimissionari, dato che ha solo tre sostituti disponibili e ha esaurito l’elenco dei candidati non eletti.
In conseguenza a una valanga di dimissioni, mancano abbastanza consiglieri per formare una maggioranza legale e la sindaca si ritrova a capo di un consiglio comunale inefficace.
“I due raggruppamenti maggioritari si incolpano a vicenda. Gli elementi critici che formavano uno dei due gruppi si sono tutti dimessi, attribuendo all’ex vice sindaco e alla sindaca la causa della confusione amministrativa”, illustra l’ex sindaco Ettore Fusco. “Nessun progetto infrastrutturale a Opera, risalente all’amministrazione precedente o alla città metropolitana, è stato portato avanti.
Non è stato promosso nulla di nuovo, la manutenzione è trascurata, la città è sporca, non viene curato il verde, le scuole sono allagate a causa della mancanza di manutenzione dei tetti e della pulizia delle grondaie. Sono scomparse anche importanti strutture pubbliche come il parco della pace a Noverasco, il bar del centro sportivo, la ristrutturazione del cimitero e potrei continuare elencando strutture polivalenti, strade, centri civici e molto altro che non solo non viene rinnovato, ma addirittura cade in rovina per la mancanza di manutenzione.”
Incredibilmente, abbiamo sprecato quasi 3 milioni di euro in finanziamenti destinati a scuole e strade a causa dell’incapacità della Giunta di pianificare e della mancanza di personale.
Quest’ultimo è un problema che l’Amministrazione non è riuscita a risolvere per tre anni, lasciando così i posti di lavoro vuoti e senza sostituzioni. La scenari è assurda e sembra non ci sia una via d’uscita. Il consiglio comunale attuale è nei guai, senza la capacità di dare il via a qualsiasi decisione. “Non sappiamo come risolveranno, e sinceramente, non si capisce perché non abbiano ancora dato le dimissioni. Se non riescono a garantire il numero legale di membri, non possono gestire la città” afferma Ettore Fusco.
“Noi, per parte nostra, ci aspettiamo che si dimettano prima o durante il prossimo consiglio che devono convocare per legge nei prossimi giorni. Se così non sarà, ci dimetteremo anche noi, e nessuno delle nostre liste di opposizione entrerà a sostituirci. Di conseguenza, il consiglio sarà dissolto dal prefetto perché non raggiungerà il numero minimo richiesto di consiglieri”.