Categorie: Cronaca
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26 Settembre 2024 09:39

La Siae estende per altri sei mesi il suo sostegno, ma persiste la preoccupazione per possibili licenziamenti

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Il contratto di solidarietà per oltre 600 lavoratori di Siae Microelettronica viene esteso di ulteriori sei mesi.

All’inizio di quest mese, le misure di supporto sociale sono state anche prolungate per i 223 “parenti” della filiale SM Optics. La situazione della sede principale in via Buonarroti, un punto di riferimento nel campo delle telecomunicazioni, non si sta migliorando. Si prevede un incontro a Roma entro la fine del mese. Le protezioni contro la riduzione del personale, precedentemente annunciata dall’azienda (90 solo nella filiale), sono state estese per altri sei mesi.

Inoltre, la tanto chiacchierata vendita di SM Optics ai francesi, un tentativo di ricapitalizzare Siae, non si è ancora concretizzata. La lettura del document di SM Optics non porta buone notizie, delineando la lunga storia di una società nata nel 2014 con l’acquisto di una divisione di Alcatel-Lucent (ora Nokia). Quest’anno, due importanti avvenimenti hanno compromesso le prospettive di affari di SM: Nokia ha annunciato lo sviluppo di un prodotto che in gran parte duplica quello di SM, riducendo le sue opportunità di crescita attraverso il canale Nokia.

Inoltre, Nokia ha annunciato una significativa riduzione nel rinnovo del contratto di supporto per alcuni prodotti dal 2025, passando da 67 risorse attualmente impiegate a meno della metà. Per ripristinare la competitività, SM ha stabilito diversi obiettivi: l’introduzione sul mercato di una soluzione 400G per aumentare le vendite in Europa e negli Stati Uniti, l’offerta di un prodotto interamente italiano in un settore delicato come la cybersecurity, e lo sviluppo delle vendite di Siae attraverso una partnership con un importante player nel settore del trasporto ottico.

Nel contesto attuale, l’obiettivo di Invitalia di intervenire nel caso Siae per tutelare la continuità operativa e il mantenimento dell’occupazione rimane in secondo piano. “Il nostro traguardo è garantire la protezione di un’industria strategica e della sua catena di produzione, preservando un vasto patrimonio di abilità professionali, assicurando il vantaggio sociale dei finanziamenti statali e prevenendo un’ulteriore delocalizzazione”, afferma la Fiom.