Monza, 26 settembre 2024 – E’ un compito arduo raggiungere un consenso quando si parla di pizza, considerando la varietà di versioni disponibili, ispirate al celebre piatto napoletano dalle innumerevoli varianti gourmet.
In questa discussione, le opinioni sono sempre soggette a critica, tuttavia, i giudizi del Gambero Rosso sono tra i più rispettati nel settore. Di conseguenza, ecco le ultime tournée brianzole offerte dalla nuova Guida “Pizzerie d’Italia”. La notizia più importante proviene da Adriano Del Mastro, un rinomato panettiere monzese, che dopo aver vinto il massimo dei voti per il pane e lo street food, ha ora raggiunto la cima della classifica anche per la pizza, in particolare quella al taglio.
Infatti, la Guida presentata a Roma ieri, ha assegnato a Adriano le “3 rotelle”, considerandolo il proponente di una delle tre migliori pizze dell’intera Lombardia, insieme a quelle di Davide Longoni a Milano e Lievin di Castione della Presolana in provincia di Bergamo. A pagina 125, il Gambero Rosso celebra la sua pizza al trancio “stilisticamente molto romana”, sottolineando il grandissimo riguardo per la qualità degli ingredienti e i condimenti “misurati al millimetro”.
Tra le interpretazioni migliori di Adriano, il Gambero Rosso suggerisce la Margherita con pomodoro abruzzese e la Pecorara con ricotta fresca vaccina e pecorino. Tuttavia, la Guida 2025 presenta anche altre novità.
“Il Rito”, un ristorante a Carate Brianza, ha ricevuto “2 spicchi”, segno di un elevato livello di eccellenza, al suo debutto. I due proprietari, Massimo Pasqual e Fabio Citterio, hanno ricevuto lode dal Gambero Rosso per la loro originalità nel reinventare la pizza, aggiungendo ingredienti unici e farciture di alta qualità.
Tra queste, spiccano la “pizza al padellino”, “C’era una volta in Giappone” e “Assoluto di Patanegra”. Questo ristorante, nato in un antico edificio situato in Piazza Risorgimento, ha iniziato con il piede giusto.
A Triuggio, l’Enosteria Lipen, di proprietà di Corrado Scaglione, si è affermata come il miglior ristorante di pizza locale, ricevendo i “3 spicchi” per il decimo anno consecutivo, un traguardo degno di un premio speciale secondo la recente Guida.
Le sue pizze, rinomate per aver contribuito a creare la reputazione del locale, sono diventate iconiche, ed alcune sono considerate fino a tal punto speciali da essere incluse nel concetto di fine dining. Tra queste, spiccano la pizza Monzese, che ricorda il tradizionale risotto con zafferano e salsiccia, e la Lipen 1994 con prosciutto crudo, rucola e Parmigiano.