A Segrate, in provincia di Milano, il 25 settembre 2024, una segnalazione di disturbo da parte di vari residenti ha portato la polizia a intervenire durante una festa notturna.
Questo evento ha dato l’opportunità a una giovane donna vittima di abusi dal suo compagno di denunciare la sua situazione. In seguito alla denuncia, e prese in considerazione le interazioni passate con le autorità, l’uomo è stato arrestato con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e sottoposto ad arresti domiciliari dotato di un braccialetto di monitoraggio elettronico. Il detenuto è un ecuadoregno di 31 anni, legalmente residente in Italia a Segrate.
L’incidente si è verificato il 15 settembre, in via Calabiana, in un’area periferica tra viale Ortles e piazzale Lodi.
Aproveitando l’opportunità
La vittima, una donna di 24 anni nata in Ecuador, era andata all’appartamento con il suo fidanzato per recuperare il loro cane che avevano lasciato con l’ospite della festa. Durante l’intervento della polizia, la donna ha fatto il “signal for help”, un segnale di allarme contro la violenza sulle donne creato da un’organizzazione canadese, diventato un simbolo internazionale della lotta contro l’abuso.
Il segnale consiste nel chiudere le quattro dita sulla base del pollice e poi riaprire la mano.
Dalle verifiche svolte, è emerso che la giovane quella notte stava per la prima volta lasciando la casa, dopo essere stata costretta a rimanere nell’abitazione dell’uomo, privata del suo telefono e sottoposta a diverse costrizioni. Più precisamente, aveva un livido sul volto e delle ecchimosi sulle braccia quella stessa notte. Avevano iniziato la loro relazione nel 2019 e, nonostante le pauze, la litigiosità e le denunce, era stata ripresa finché a fine agosto dello stesso anno, l’uomo l’aveva in effetti allontanata da casa sua e condotta nel suo appartamento.