Nelle giornate precedenti, una tiktoker ha raccontato su TikTok le sue esperienze di molestie subite a bordo del treno tra Milano-Cadorna e Saronno.
Risulta essere una delle vittime di due giovani, uno diciottenne che sostiene di essere tunisino e un coetaneo. Venerdì 20 settembre, la duplice dinamica ha scatenato terrore lungo il percorso che collega la metropoli con la località varesina. Si presume che durante i viaggi di andata e ritorno, almeno quattro o forse cinque ragazze siano state prese di mira dai due. Gli ufficiali della Polfer, sotto la guida del capo Nunzio Trabace, li hanno fermati alla stazione Cadorna.
Il maggiorenne, che era senza carte d’identità e afferma di essere tunisino, è stato messo in custodia per violenza sessuale, resistenza e minacce a un ufficiale pubblico. Il suo arresto è stato ratificato e gli è stato imposto l’obbligo di non recarsi a Milano. Il minorenne, denunciato ma lasciato libero, è ora sotto supervisione del Tribunale dei Minori.
La testimonianza dell’orrore
“Mi hanno affrontato e hanno cominciato a conversare con me, dandomi pedate.
Successivamente, hanno cominciato a offendere me e, quando ho cercato di muovermi, hanno cominciato a toccarmi. Sono stata in grado di scendere, per fortuna”, ha narrato la giovane donna su TikTok. Durante lo stesso viaggio, i due hanno anche preso di mira un’altra donna, impedendole di lasciare il posto: al pari della creatrice di contenuti, ha poi riferito l’incidente alla Polfer. Questo sarebbe solo il prologo, poiché i due individui, una volta giunti a Saronno, sono risaliti sul treno per tornare a Milano Cadorna e a bordo hanno molestato altre due donne: dapprima i complimenti, poi l’approccio, da parte del 24enne, di toccare e palpeggiare nelle zone intime una delle vittime.
Sentendosi respinto, l’individuo ha cominciato a esprimere il suo sdegno insultando le donne a gran voce e lanciando oggetti contro di loro, che per fortuna non hanno subito ferite. Le donne, spaventate, hanno contattato la Polizia ferroviaria che, giunti a Cadorna, hanno identificato i due tunisini, che hanno cominciato a intimidire gli agenti e hanno cercato di iniziare un combattimento fisico, al punto da dover essere restrittamente immobilizzati. Le indagini della Polfer hanno collegato i medesimi due individui alle violenze denunciate da altre due donne sul viaggio di andata.
E c’è un forte sospetto che possano essere dietro all’assalto di una quinta donna avvenuto nello stesso giorno, sullo stesso treno.