Il progetto Bosconavigli creato dall’acclamato architetto Stefano Boeri ha incontrato una serie di controversie legali, con il permesso di costruzione dichiarato “illegale” a causa di numerose presunte violazioni, tra cui l’assenza di un piano dettagliato che copre l’intera area e che prevede la disposizione degli edifici.
È stato inoltre rilevato che il Comune di Milano ha subito un “danno economico significativo” a causa di una valutazione monetaria non conforme agli standard legali, che ammonta a 5.548.244 euro. Questa è una delle conclusioni emerse da un rapporto di 77 pagine creato dai consulenti della Procura di Milano, l’avvocato Alberto Roccella e l’architetto Maurizio Bracchi. Il progetto era destinato alla zona di San Cristoforo.
Gli esperti, incaricati dalla procura, hanno calcolato che il “costo totale della monetizzazione avrebbe dovuto raggiungere 7.833.759 euro, invece è stato fissato a 2.405.804 euro.
Di quest’ultima cifra, viene dedotto un importo di 120.290 euro in virtù della riduzione dell’impatto climatico, portando così il totale netto della monetizzazione a 2.285.514 euro”. Da qui emerge il “grande danno economico” alla città di Milano.
Tra i sospettati di lottizzazione abusiva e abuso edilizio ci sono Stefano Boeri, i rappresentati della Milano 5.0 srl – la società responsabile, il proprietario dell’azienda che sta eseguendo i lavori, e due funzionari del comune, Alberto Viaroli e Giovanni Oggioni, quest’ultimo già coinvolto in altri casi di pianificazione urbana.
Secondo gli esperti, la somma della monetizzazione, diminuita del 25% rispetto al costo di mercato, avrebbe beneficiato l’investitore privato. Anche il permesso per l’edificazione è ritenuto “illegale” per la statura del complesso abitativo, quasi 41 metri, ospitando 90 residenze in oltre 8mila mq. Questa è una misura molto superiore rispetto a quelle degli edifici vicini e preesistenti. Dopo aver ricevuto la notifica della chiusura delle indagini, che preannuncia una richiesta di processo, Stefano Boeri ha affermato di essere “convinto che la giustizia farà luce sulla questione”.
Nell’ambito di un’ampia serie di indagini su progetti di rinnovamento urbano, guidate dai pm Marina Petruzzella, Paolo Filippini e Mauro Clerici, il Tribunale del Riesame ha respinto l’appello presentato dagli avvocati della Nexity Milano Parco delle Cave srl, mantenendo così il sequestro del cantiere delle Residenze Lac in via Cancano.
Dalle indagini è risultato, come in altri casi simili, che questa nuova costruzione, che ha un “importante impatto” sulla struttura della città, richiederebbe un preliminare piano di progettazione che, secondo le accuse, sarebbe stato evitato ancora una volta tramite la Scia, cioè la notifica di inizio delle attività.