La Fondazione Progetto Arca espande la sua rete di Market solidali a Milano con l’inaugurazione di un nuovo punto vendita in via Sammartini 126, il quarto nel capoluogo lombardo e nei suoi dintorni, dopo quelli di viale Bodio, Baggio e Rozzano.
Alberto Sinigallia, presidente della fondazione, sottolinea che i Market solidali non offrono solo aiuto alimentare, ma rappresentano anche un punto di riferimento per persone e famiglie in difficoltà, offrendo risposte rapide e pratiche ai loro bisogni materiali, collegando con i servizi territoriali, promuovendo relazioni e attivando risorse per superare momenti di crisi.
Questi piccoli supermercati, dove le famiglie in condizioni di povertà possono fare la spesa gratuitamente, offrono prodotti alimentari, beni per l’igiene personale e domestica, articoli per l’infanzia e per la scuola.
È stata inoltre allestita un’area dedicata all’abbigliamento, dove le famiglie possono scegliere vestiti e accessori. Il nuovissimo Market in via Sammartini si dedica al sostegno di 150 famiglie, per un totale di 400 individui, inclusi adulti e minori, ogni mese.
In totale, i 4 Market solidali di Milano assistono oltre 1.000 famiglie. Altri Market supportati da Progetto Arca sono presenti in Italia, a Roma, Napoli, Bari, Ragusa e Faenza.
Il Market di via Sammartini è stato allestito in un immobile di Grandi Stazioni Rail, concessa dal Comune, completamente rinnovata e arredata due anni fa da Fondazione Fiera Milano, partner di Progetto Arca nella creazione dei Market solidali milanesi, è stato progettato per essere versatile, originariamente utilizzato come centro di emergenza sociale per l’accoglienza e l’assistenza dei rifugiati ucraini, con l’opzione di essere trasformato a seconda delle esigenze.
Nell’ambito delle crescenti necessità del territorio, si inserisce il Market solidale, un servizio che offre sia un sostegno tangibile sia un focus sulla persona.
Storicamente, la via Sammartini è sempre stata un luogo di accoglienza. Nel corso dell’ultimo decennio, Progetto Arca ha istituito l’hub di transito per migranti qui, che è stato successivamente trasformato in Hub 126, con spazi riservati ai rifugiati ucraini e alle persone senza fissa dimora. Inoltre, la Casa del volontariato e il deposito della fondazione si trovano anche in questa strada. Qui si trova anche il Centro Sammartini, il punto d’accesso municipale per tutti i servizi dedicati a coloro senza fissa dimora.
“I Market solidali, con il loro approccio, sono utili ed efficienti perché non solo soddisfano le esigenze materiali delle famiglie in difficoltà, ma offrono anche un supporto educativo significativo per superare la condizione di bisogno,” afferma Lamberto Bertolé, l’assessore al Welfare e Salute del Comune di Milano. “In questo caso, si adatta perfettamente al contesto della via Sammartini e, in particolare, del numero civico 126, dove svariati servizi sono stati e continuano ad essere attivi.
Ad esempio, in questo stesso luogo, sono stati distribuiti oltre 19mila kit di prima necessità forniti dal Comune a persone senza fissa dimora e altri articoli acquistati a seguito di colloqui individuali condotti da operatori sociali specializzati nell’identificazione delle necessità e nello sviluppo di percorsi personalizzati per l’indipendenza. Questo sostegno ha significato un aiuto reale per quasi 1200 individui al mese nell’ultimo anno.”
“Fondazione Fiera Milano ha sempre avuto un forte legame con la sua comunità locale”, afferma Oscar Cassa, responsabile dell’Area Tecnica di Fondazione Fiera Milano.
“A causa di ciò, non potevamo ignorare le proposte che abbiamo ricevuto negli ultimi anni dalla Fondazione Progetto Arca. Questo ci ha permesso di creare una collaborazione volta a supportare coloro che si trovano in situazioni di vulnerabilità, offrendo risorse e strumenti per migliorare la vita delle persone in condizioni di fragilità”. L’obiettivo principale dei Market solidali è ristabilire la dignità delle persone, andando oltre l’approccio assistenzialista basato su kit preconfezionati di cibo.
Questo permette alle persone di essere in grado di scegliere gli alimenti da acquistare, insegnandoli a fare spese bilanciate. Le famiglie sono accompagnate dai volontari durante la spesa, che li aiutano a selezionare i prodotti adeguati alle loro esigenze, evitando sprechi. Questo momento viene utilizzato anche per prestare attenzione alle esigenze delle famiglie e orientarle verso i servizi disponibili localmente, come assistenza legale, aiuto con i compiti, supporto documentale, favorendo così un percorso educativo per una cittadinanza responsabile e il recupero dell’indipendenza.
“In questo ambiente del Market solidale, volto all’inclusione e al reinserimento nella vita quotidiana, la presenza dell’educatore finanziario è fondamentale, offrendo consigli su come gestire le risorse economiche e promuovendo una cultura del risparmio”, conclude il presidente Sinigallia.
I prodotti disponibili per l’acquisto negli scaffali del mercato provengono da diverse fonti tra cui il Banco Alimentare della Lombardia, donazioni generose di imprese e eccedenze da supermercati, soprattutto per i prodotti freschi.
Altronde, Progetto Arca acquista direttamente quei prodotti che mancano e che si rivelano necessari all’offerta del paniere. Le famiglie, identificate tramite i servizi sociali, realizzano la spesa su base di appuntamenti e utilizzano una card dotata di punti, assegnati in base a fattori come il reddito e la presenza di minori. La suddivisione dei punti è universale: il primo membro della famiglia riceve 300 punti e ciascun membro successivo riceve un extra di 50 punti.
A un minore tra 0-3 anni, vengono aggiunti altri 200 punti da utilizzare per l’acquisto di beni destinati all’infanzia. Ciascun prodotto ha un valore in punti specifico: 1 kg di spaghetti equivale a 15 punti, una confezione di passata di pomodoro ne vale 10, 1 litro di olio vale 60 punti e una confezione di pannolini per neonati ne vale 30. Questo supporto alimentare attraverso il Market solidale è garantito per tutto il tempo necessario a superare la situazione di difficoltà economica, ma con un limite massimo di 3 anni.
Inoltre, l’angolo dedicato all’abbigliamento del Market rispetta anche il principio del rispetto della dignità umana: viene superato l’antico concetto del pacchetto prefabbricato di vestiti distribuito ai bisognosi, sostituito dalla possibilità di scegliere abiti in base alle proprie necessità e ai propri gusti. Ogni persona che ha già accesso al Market può scegliere fino a 3 capi al mese.
La realizzazione del nuovo guardaroba, che offre abbigliamento, calzature, accessori e vestiti specifici per colloqui lavorativi e kit per la scuola, è possibile grazie al contributo di H&M Italia.
Francesca L’Abbate, manager per la sostenibilità di H&M Italia, sottolinea che “Questa collaborazione ci consente non solo di diminuire l’impatto ambientale, ma anche di promuovere la sostenibilità dando una seconda vita ai vestiti e ai mobili che doniamo. I nostri valori si sposano perfettamente con l’impegno della Fondazione a favore dell’inclusione sociale e dell’integrazione delle persone più vulnerabili. Desideriamo proseguire il nostro lavoro attivo con Progetto Arca nell’espandere questo servizio nelle città italiane, così che ogni individuo possa avere accesso non solo a beni di prima necessità ma anche alla dignità e libertà di scegliere il proprio vestiario”.
Il contributo di Unicredit e Amazon sono stati fondamentali per il progetto. Marco Bortoletti, Manager Regionale Lombardia di Unicredit, sottolinea la soddisfazione per il sostegno finanziario e morale al Progetto Arca, un operatore sociale di primo piano in Lombardia che nel corso degli anni si è distinto nel fornire aiuto alle persone in difficoltà, e ha proseguito, “Il nostro Gruppo prende molto seriamente la responsabilità e la necessità di partecipare attivamente, e lo stiamo dimostrando da più di 20 anni con il Fondo Carta Etica di Unicredit.
Questo fondo ha supportato, solo in Lombardia, 190 progetti destinando più di 4 milioni di euro a iniziative di utilità sociale in risposta alle esigenze più critice delle comunità”.
Da tempo, Amazon ha dimostrato il suo sostegno per Progetto Arca attraverso donazioni di prodotti e incoraggiando il volontariato tra i propri dipendenti, rispecchiando la sua etica aziendale basata sull’inclusione e sulla cura per le comunità locali. Una presenza costante all’interno dello spazio è il salone di bellezza con un parrucchiere, mentre all’entrata la Protezione Civile è pronta per accogliere i rifugiati ucraini, che continuano ad arrivare nel nostro Paese.
In poco più di due anni, da marzo 2022 a luglio 2024, sono giunte nel nostro Paese 9.671 persone, tra cui 3.009 sono minori.