Milano – L’aggiudicazione delle 405 nuove licenze taxi si protrae oltre le previsioni iniziali.
Questo ritardo influisce sul giorno in cui le nuove vetture bianche, dopo oltre due decadi, andranno ad incrementare il numero di taxi (4.855) attualmente in servizio sotto il cielo della Madonnina. In assenza di ulteriori ritardi, la tempistica inizialmente prevista suggerisce che l’introduzione di nuovi veicoli potrebbe essere realtà nei primi mesi del 2025; altrimenti, potremmo aspettare fino alla tarda primavera. Ciò significa che il periodo inizialmente previsto, l’autunno del 2024, dovrà essere significativamente rimandato.
Il bando, reso fattibile dal decreto Asset, è stato avviato a marzo con una scadenza iniziale stabilita per il 30 aprile per le domande dei potenziali autisti. 712 persone si sono registrate per questa opportunità, e il 3 luglio, dopo i 60 giorni necessari per analizzare tutte le domande, il Comune ha annunciato il numero definitivo dei candidati: 9 sono stati esclusi e 703 rimangono in gara.
Tutto è pronto per l’esame scritto? Secondo il comunicato di Palazzo Marino, ci si aspettava che si tenesse “dopo l’estate”.
Inizialmente si pensava che l’esame a scelta multipla sul Codice della strada, inglese, regolamento di bacino e toponomastica si sarebbe tenuto nella seconda metà di settembre. Tuttavia, la data non è stata ancora fissata.
Tre giorni fa, l’Autorità dell’Area attività commerciali ha rilasciato una determinazione dirigenziale sulla bacheca pubblica, avviando la procedura per selezionare l’organizzazione che si occuperà di progettare, implementare e gestire un esame utilizzando una piattaforma digitale, a un costo di 20.000 euro.
Questo implica che è stata favorita la modalità di esame a distanza, tenendo conto anche dell’impiego obbligatorio di un servizio di proctoring, uno strumento software di monitoraggio remoto dei dispositivi elettronici per rilevare eventuali segnali sospetti di frode. Le aziende interessate possono manifestare il loro interesse fino alle 12:00 del 7 ottobre. Considerando che i dettagli sulle specifiche tecniche devono essere forniti ai candidati “almeno 20 giorni prima della data dell’esame”, si presuppone che l’esame avrà luogo da novembre in avanti.
L’obiettivo per la ricalibratura del Comune è di selezionare 450 tassisti entro dicembre. Quindi, inizierà la seconda fase: “Entro 10 giorni dal momento in cui il provvedimento che approverà la classifica diventerà esecutivo, l’ufficio municipale assegnerà un termine di 60 giorni per versare il contributo richiesto secondo le modalità indicate nel bando e un periodo di 60 giorni, prorogabili di altri 30 per motivi validi, per inviare la documentazione che attesta la disponibilità dell’auto”.
Infine, “entro 30 giorni dall’invio della documentazione, le licenze saranno concesse attraverso una decisione dirigenziale ai candidati che rispondono ai requisiti”.
È un obbligo per il detentore, per evitare la revoca, di avviare il servizio entro 90 giorni dalla data di emissione del permesso. Analizzando i tempi, si prevede che i primi taxi possano iniziare l’attività tra febbraio e marzo 2025. Le nuove licenze avranno un terzo del costo standard di 96.500 euro stabilito da Amat e incentivato dall’Autorità di Regolazione dei Trasporti: chi decide di operare con un veicolo per il trasporto dei disabili (la licenza di questo tipo sarà permanente) dovrà pagare “solo” 77.200 euro (-20%).
Coloro che si impegneranno a lavorare nelle ore notturne per 5 anni (momenti critici per la carenza di taxi, soprattutto nei weekend con una punta del 30%) beneficeranno di uno sconto del 30% (67.550 euro). Se un tassista accetterà entrambi gli impegni, il costo della licenza sarà di 57.900 euro (-40%). I ricavati delle licenze (stimati intorno ai 39 milioni) saranno distribuiti tra i tassisti già in attività, ognuno dei quali dovrebbe ricevere circa 8.000 euro.