Categorie: Cronaca
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23 Settembre 2024 05:25

Il numero anti-bracconaggio è operativo a Carpiano, in risposta agli episodi di sparatorie vicino alle case

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A Carpiano, in provincia di Milano, il suono di spari nelle vicinanze degli alloggi o nelle zone riservate, animali selvatici in stato di stress e l’impiego di trappole e esche non autorizzate, segnalano l’inizio della stagione di caccia.

Quest’ultima sarà in vigore fino al 31 gennaio 2025 e include anche una linea diretta anti-bracconaggio del Wwf (328-7308288) nell’area Sud-Est milanese. Attraverso questa linea, i residenti locali possono riferire eventuali attività di caccia sospette, contribuendo così a mantenere il controllo. Ciò può prevenire possibili infrazioni come l’ingresso di cacciatori in terreni vietati alle armi da fuoco o la violazione dei limiti di distanza dalle zone residenziali.

Nell’attuale situazione di peste suina africana, il Wwf esprime preoccupazione per la libertà concessa ai cacciatori di spostarsi da un’area di caccia all’altra all’interno della regione Lombardia. Questo potrebbe rappresentare un rischio, anche indiretto, nella diffusione del virus. “La possibilità per i cacciatori di spostarsi dal loro territorio di caccia normale ad un altro”, afferma Filippo Bamberghi, coordinatore delle guardie venatorie del Wwf per Milano e la sua provincia, “significa che viaggi di veicoli, persone e animali (cani) da aree dove la Psa non è diffusa a luoghi dove invece è concentrata, potrebbero favorire la diffusione del virus”

La sterilizzazione di veicoli, calzature e cani, benvenga sia teoricamente obbligatoria, è in pratica lasciata alla responsabilità individuale di ogni cacciatore, che rende difficile il suo controllo dagli organi di regolamentazione.

Di conseguenza, questi sono potenziali pericoli che devono essere presi in esame con molta attenzione.

Gli apprensioni manifestate dai difensori dell’ambiente sono dettagliate nella missiva inviata all’Ufficio del Primo Ministro, al Commissario Straordinario per la Psa, alla Regione Lombardia, a Ispra e ai collettivi agricoli. Il loro appello è di interrompere la caccia in Lombardia almeno fino a quando persiste l’emergenza per la peste suina.