Il fenomeno delle violenze nei confronti dei lavoratori del settore sanitario è un problema serio in tutto il Paese; tuttavia, in Lombardia, è stata avanzata l’idea di fornire al personale medico un dispositivo da polso simile agli smartwatch.
Questo dispositivo, sperimentato l’anno scorso per le donne che subiscono violenza in alcune grandi metropoli, permetterebbe di richiedere l’intervento dei carabinieri premendo un singolo pulsante. L’assessore al Welfare, Guido Bertolaso, ha annunciato questa proposta ieri, spiegando che si sta pensando di equipaggiare il personale sanitario con questi dispositivi, che hanno la funzionalità di un orologio, in modo da poter segnalare velocemente qualsiasi situazione di pericolo. Bertolaso ha inoltre dichiarato che l’anno scorso in Lombardia è stato richiesto al Ministro dell’Interno di fornire tutte le protezioni, garanzie e assicurazioni possibili e che si continuano a mantenere frequenti contatti con i prefetti per garantire una continua collaborazione con le forze dell’ordine locali.
Bertolaso ha anche annunciato che nelle sale di pronto soccorso, per proteggere il personale, sono stati impiegati guardie di sicurezza e sono stati installati pulsanti connessi direttamente alle forze di polizia. Si sta attuando un censimento sugli enti nel sistema sanitario regionale per capire in quanti casi siano state segnalate alla procura le violenze subite dal personale e in quanti casi si siano costituiti parte civile. La volontà è di promuovere un intervento diretto delle aziende a sostegno del personale.
Queste dichiarazioni sono seguite all’annuncio da parte di Bertolaso della sua intenzione di esplorare metodi di “dissuasione” per evitare che gli ospedali privati che lavorano per il Servizio Sanitario Lombardo facciano “shopping” di medici nei reparti pubblici.
L’assessore ha recentemente rivolto un appello ai giovani medici riguardo alla carenza di personale nel settore sanitario, causa principale dei problemi esistenti nel sistema di assistenza pubblica, tra cui le lunghe liste d’attesa per visite ed esami.
Ha esortato i medici a prendere la loro decisione relativa alla scelta della specialità medica, al percorso scientifico e alla località, in maniera serena, seguendo i propri interessi e aspirazioni. Questa decisione dovrebbe essere presa entro lunedì 23 settembre. L’assessore ha ammesso che alcune specializzazioni, come l’emergenza e l’urgenza, potrebbero apparire meno desiderabili a causa degli episodi recenti riportati dai media. Tuttavia, ha voluto sottolineare ai giovani medici che lavorare in pronto soccorso è un’attività stimolante, ricca di sfide e appagante per coloro che praticano la medicina per passione, non per denaro.
Bertolaso ha concluso il suo appello annunciando l’introduzione di nuovi dispositivi individuali. “Venite nei nostri ospedali, state sereni”, ha rassicurato.