Categorie: Cronaca
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20 Settembre 2024 09:24

Un ottantenne ha accolto in casa due ragazze di vent’anni senza soldi e affamate. Di conseguenza, è stato narcotizzato e derubato

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Due giovani donne di 20 anni sono state messe in stato di arresto per aver drogato e derubato un uomo anziano nella sua abitazione.

L’intervento è avvenuto a Novara, grazie alla Polizia di Stato, alla Squadra Volante e alla Squadra Mobile. Hanno trovato un ottantenne senza sensi sul suo divano, con la casa completamente sconvolta. Mancavano vari oggetti in oro, contanti, una carta bancomat e un telefono cellulare. Sul tavolo vi erano tre bicchieri, uno di essi conteneva un liquido più scuro rispetto agli altri. Gli esami ospedalieri hanno confermato che l’uomo era sotto l’influenza di benzodiazepine, una sostanza spesso presente nei tranquillanti.

Le indagini della Squadra Mobile hanno rivelato che la carta di credito dell’anziano era stata usata per prelevare denaro e acquistare smartphone di fascia alta. Si è risvegliato in ospedale dopo essere stato incosciente per 96 ore, e ha raccontato che due ragazze l’avevano avvicinato nel centro di Novara, affermando di essere senzatetto e bisognose di cibo, e lo avevano convinto a portarle a casa. Aveva perso i sensi dopo aver bevuto una bevanda loro offerta, risvegliandosi in ospedale giorni dopo senza ricordare nulla.

Le ragazze erano fuggite, ma erano state filmate dalle telecamere. Le indagini hanno identificato le presunte colpevoli: due donne di 23 e 24 anni, originarie della Romania, residenti a Milano, con un passato di reati contro la proprietà.

Le due giovani donne sono state identificate non solo dalla vittima, ma anche dal commerciante a cui avevano usato l’ATM rubato. Viste le circostanze serie dell’incidente, la Polizia di Stato ha indagato e, in base alle prove raccolte, la Procura della Repubblica di Novara ha richiesto ed ottenuto un mandato di arresto preventivo contro le due.

Le accuse a loro carico sono rapina aggravata, lesioni personali aggravate e uso improprio di carte di credito. Gli ufficiali di polizia hanno poi rintracciato e fermato le due sospette, portandole nelle prigioni di Vercelli e Milano ad aspettare il processo. Il loro rintracciamento è stato complicato dal fatto che non avevano un indirizzo fisso, sebbene fossero solite agire nella zona di Milano, muovendosi costantemente in auto. Al momento dell’arresto, una delle due donne aveva con sé una bottiglia di Xanax, un potente tranquillante, e uno dei cellulari acquistati con la carta rubata.

Al momento, le indagini continuano per determinare se ci siano stati altri casi simili nella stessa provincia.