Marinella Colombo, una madre di due figli, Leonardo e Nicolò, è deceduta a 61 anni mercoledì pomeriggio dopo una breve ma feroce lotta contro una malattia.
La sue esequie si svolgeranno domani alle 14.45 nella chiesa di Santa Cecilia, situata in via Giovanni della Casa. Marinella divenne famosa per una tragica circostanza nel 2006, quando divorziò dal suo consorte tedesco. Dopo la separazione, i bambini rimasero con Marinella in Germania, dove ella lavorava come dirigente. Quando la sua ditta chiuse l’ufficio a Monaco, Marinella trasferì a Milano assieme ai suoi figli, della cui custodia aveva ottenuto la condivisione.
Tale mossa scatena l’intervento del Jugendamt, l’ente tedesco per la tutela dell’infanzia. L’agenzia la denuncia, ritenendola incapace di mantenere i suoi doveri materni, portando alla sua denuncia per sottrazione di minori da parte della giustizia berlinese. Segue una lotta giuridica lunga e problematica. Nel 2008, Marinella viene arrestata ma poi rilasciata con restrizioni di residenza. Nonostante l’opposizione della Corte d’Appello all’arresto e l’estradizione, nel maggio del 2009 i bambini vengono portati via senza il suo consenso e restituiti al padre, Tobias Ritter, in Baviera.
Meno di un anno dopo, Marinella li recupera in Germania e li porta prima a Strasburgo, poi in Italia (dove vengono accuditi dalla nonna) e infine in Slovenia. Il 2 marzo 2011, viene arrestata di nuovo.
Dopo oltre un anno, è arrivata una sentenza di 16 mesi di carcere. Una volta espiata la sentenza, Colombo ha ottenuto un master in Legge e tutela dei minori e ha inaugurato un servizio di assistenza per genitori coinvolti in situazioni legali e burocratiche simili alla sua.
I suoi figli hanno potuto riunirsi a lei solo quando hanno raggiunto la maggiore età, per restare al suo fianco fino alla fine.