Il segno caratteristico è un volto stilizzato, rappresentato in diverse forme ed espressioni a discrezione dell’autore.
Uno degli artisti di strada specializzato in “tagging facciale”, le cui opere appaiono sia nelle aree centrali che nelle periferiche, ha anche implementato un sistema di geolocalizzazione su Instagram per mostrare ai suoi follower dove lascia il suo marchio. Le indagini della polizia municipale del Nucleo tutela decoro urbano sono iniziate a gennaio. Il 5 gennaio all’alba, hanno intercettato due giovani che stavano decorando con spray la facciata di un edificio nella zona di Imbonati.
Le prime verifiche hanno portato gli ufficiali a sospettare che non fosse un atto impulsivo, ma l’azione di un gruppo organizzato, o per la precisione, due: Nm, un acronimo che sta per “Nuovi mostri” o “Non morire”, e Wtc. Una settimana fa, in accordo con la Procura, gli investigatori hanno concluso le ricerche, perquisendo le case di cinque sospettati di età compresa tra i 20 e i 30 anni, residenti a Milano, Novate Milanese e Brescia.
Hanno scoperto bombolette spray, pennarelli, guanti, ed acido fluoridrico, usato per etichettare in modo permanente superfici trasparenti come vetrine di negozi, finestrini dei trasporti pubblici, e cartelloni pubblicitari. “Siamo lieti della ripresa delle attività di contrasto al graffitismo vandalico – afferma Fabiola Minoletti, vicepresidente del Coordinamento comitati milanesi -. Ci auguriamo che queste azioni aiutino a rompere quel senso di impunità che spinge sempre più giovani a superare i loro limiti di legalità.”