Categorie: Cronaca
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20 Settembre 2024 11:54

La narrazione di Ahmed: Da vittima di sfruttamento a Strasburgo, prende una posizione contro i subappalti

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Ahmed Mahmoud, un giovane di 22 anni, ha lasciato la sua città natale Fayyum, famosa per la sua manodopera specializzata in edilizia, il 7 ottobre 2019.

Dopo cinque mesi di viaggio lungo la rotta balcanica, è arrivato in Italia come minorenne non accompagnato. Come molti suoi connazionali, ha lavorato duramente nei cantieri di Milano e della sua periferia. Gli orari di lavoro estenuanti, il lavoro “in grigio” e la necessità di rimborsare un viaggio di 16.000 euro ai trafficanti, hanno segnato la sua esperienza. La sua vita ha preso una nuova direzione quando ha iniziato a collaborare con la Filca Cisl di Milano nei cantieri.

Il sindacato lo ha assunto come operatore, nel tentativo di penetrare in un mondo chiuso, fatto di lavoratori che spesso parlano solo arabo e non sono consapevoli dei propri diritti. Non solo sindacalista, ma anche mediatore culturale, Ahmed ha avuto l’opportunità di parlare al Parlamento europeo a Strasburgo. Durante un’audizione con i sindacati europei dell’edilizia e dei trasporti, ha condiviso la sua esperienza, evidenziando il ruolo degli intermediari e lo sfruttamento.

Alem Gracic, segretario generale della Filca Cisl di Milano, che lo ha accompagnato a Strasburgo, ha sottolineato l’importanza del racconto di Ahmed e la necessità di regolare i subappalti a cascata, in un contesto di allentamento delle regole a livello europeo e italiano.

Durante il suo percorso per raggiungere l’Italia, Ahmed ha affrontato svariate situazioni pericolose, cadendo preda di varie “guide”, sfruttatori e mercanti di umanità di diverse nazionalità.

“Mio padre, che presta servizio nel settore dell’edilizia in Arabia Saudita, ha compiuto enormi sacrifici per permettermi di arrivare in Italia,” ha raccontato Ahmed, “e sto lentamente rimborsando il denaro.” Ha scelto di intraprendere questo viaggio quando ha visto i suoi concittadini ritornare dall’Europa con le tasche piene di denaro, compravano automobili e conducevano una vita agiata. Di Milano, Ahmed conosceva il Duomo e il calcio, aveva sentito dire che in questa città era facile ottenere un impiego.