Il team di Safe Heart Odv, un’organizzazione non profit fondata da Marco Zanobini, un cardiochirurgo di 63 anni del Centro Cardiologico Monzino, insieme ai colleghi Maurizio Roberto e Samer Kassem, aiuta nel trattamento delle malattie cardiovascolari in Burkina Faso, uno dei paesi più poveri del mondo.
Tutti sono volontari, non ricevono alcun pagamento e dedicano il loro tempo libero a questa causa. Oltre a curare le malattie nel paese dell’Africa occidentale, l’organizzazione si occupa anche della formazione del personale sanitario locale. Lavorano nell’ospedale universitario della capitale, Ouagadougou, un ambiente molto diverso dagli standard sanitari occidentali.
“Fino a quando non abbiamo iniziato a lavorare nel 2018, non esisteva la cardiochirurgia. Solo una piccola percentuale di persone più ricche poteva ricevere cure mediche per le malattie vascolari negli ospedali in Senegal.
Per il resto della popolazione, la malattia seguiva il suo decorso naturale, che portava alla morte,” spiega il professor Zanobini. Ci ha messo del tempo per ottenere le attrezzature necessarie per i suoi interventi, come le macchine per la circolazione extracorporea, donate dalle aziende produttrici che aveva contattato incessantemente. Nel 2021, è stato possibile realizzare il primo intervento a cuore aperto in Burkina Faso, su una ragazza di 15 anni.
Finora, il team ha completato circa 50 missioni umanitarie.
“Ci sforziamo costantemente di aiutare i pazienti che provengono da condizioni di estrema povertà. Sono persone che fanno gesti di grande umanità”, aggiunge il professor Zanobini.
Nel mese di gennaio, i residenti di un remoto villaggio hanno dovuto auto-imporre una tassazione per coprire i costi di un’ambulanza privata, visto che il servizio gratuito non era disponibile. Il veicolo ha trasportato una bambina di 8 anni all’ospedale, un viaggio che ha richiesto quasi 16 ore.
Era stata coinvolta in un incidente in cui un piccolo insetto era penetrato nel suo ventricolo sinistro, una situazione che ha richiesto un intervento urgente. Fortunatamente, l’intervento chirurgico è andato a buon fine. Il nome della bambina, Nafissatou, ha toccato talmente tanto una studentessa di medicina che ha deciso di tatuarselo sul corpo. Attualmente, la Safe Heart Odv richiede tra 50.000 e 55.000 euro per ogni operazione, per coprire le spese vive, i farmaci e il personale.