Categorie: Cronaca
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19 Settembre 2024 12:09

Un fabbricato lasciato vuoto a Milano è stato vittima di un incendio nelle prime ore del mattino, era abitato da individui senza una dimora stabile

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Un rogo è scoppiato all’aurora a Milano, in un fabbricato abbandonato popolato da senza dimora.

Gli abitanti della struttura sono riusciti a eludere l’incendio, mentre una decina di unità dei pompieri si sono precipitate sul luogo del sinistro per domare le fiamme. Nelle prime luci della giornata, un incendio ha avuto luogo in un capannone industriale ora trascurato, nel distretto di Palmanova a Milano. Le fiamme sontuose, sviluppatesi in pochissimi minuti, hanno emesso un’alta fiammata di fumo. MILANO – Poco prima delle 5 di questa mattina, i locali sono stati riscossi dal suono di un’esplosione potente e hanno assistito alla rapidità con cui le fiamme si sono propagate.

Il luogo era dimora di sidn out, che sono riusciti a fuggire e mettersi in sicurezza, secondo quanto riferito dai vigili del fuoco che li hanno visti abbandonare il luogo al loro arrivo. Le due costruzioni vicine sono state sgomberate come misura precauzionale dai vigili del fuoco, giunti sul luogo con dieci squadre. Agenti di polizia locale, carabinieri e protezione civile sono arrivati sul posto, in via Fracastoro, tra Gorla e Palmanova, assistendo alla chiusura del traffico della strada e alla gestione delle persone che erano state evacuate o coinvolte nell’incendio.

Non ci sono stati feriti. All’aurora, i Carabinieri del Radiomobile, la polizia locale per chiudere la strada al traffico, i 118 e gli operatori della protezione civile sono intervenuti per assistere le persone coinvolte, che fortunatamente non hanno subito lesioni e non hanno avuto bisogno di assistenza medica. In passato, l’edificio, adesso abbandonato, era stato utilizzato da un’azienda che si è trasferita nella periferia, lasciando il luogo deserto.

Spesso succede che gli edifici che vengono lasciati vuoti vengano successivamente presi d’assalto da persone senza una residenza stabile e stranieri, i quali in precedenza sono stati allontanati da altre strutture occupate in varie zone periferiche orientali della città. Il giornale Il Giorno riporta che nel corso degli anni, l’edificio disabitato è stato un punto di appoggio per la Rete Solidale. Questo gruppo ha offerto aiuto a coloro che erano stati precedentemente espulsi da una casa di Via Iglesias, poi dall’ex fabbrica San Carlo in Via Siusi e infine dai vecchi servizi igienici pubblici di Via Esterle.

Quest’ultimo luogo attualmente è oggetto di un cantiere per la realizzazione della moschea della Casa della Cultura Musulmana.