Categorie: Cronaca
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19 Settembre 2024 12:39

Il 20 settembre 2024 ci sarà un’altra protesta dei lavoratori dei trasporti

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Il prossimo 20 settembre 2024 è prevista una nuova protesta nel settore dei trasporti che durerà 24 ore ed è probabile che ci siano delle ripercussioni, in particolare a Milano.

In questa città, è possibile che metro, bus e tram, gestiti da Atm, subiscano notevoli ritardi o vengano addirittura fermati. Il movimento di protesta è stato convocato dai sindacati Usb Lavoro Privato, Cub Trasporti, Sgb, Cobas Lavoro Privato e Adl Cobas e prevede una significativa iniziativa nazionale.

Ecco cosa aspettarsi a Milano durante lo sciopero dei trasporti

MILANO – L’agitazione, che durerà un’intera giornata, potrebbe causare seri problemi in particolare a Milano.

Si prevede infatti che metro, autobus e tram locali gestiti dall’Atm subiscano ritardi o siano sospesi, situazione simile a quella già vissuta il 9 settembre scorso, quando la città è stata praticamente ferma dalle 18 in avanti.

Interruzioni programmate

In base alle informazioni fornite dall’Atm, a Milano l’astensione al lavoro del personale viaggiante e operativo riguarderà sia le linee di superficie che quelle metropolitane, con possibili interruzioni tra le 8.45 e le 15.00 e dalle 18.00 fino alla fine del servizio.

Tuttavia, saranno garantite due fasce orarie di regolare funzionamento: dall’inizio del servizio fino alle 8.45 e dalle 15.00 alle 18.00, che sono le ore di punta.

E’ possibile che si verifichino disagi anche con la funicolare Como-Brunate tra le 8.30 e le 16.30 e dalle 19.30 in avanti.

Le richieste dei lavoratori

Il sindacato ha indetto uno sciopero come parte di un giorno di protesta più vasto, con l’obiettivo di ottenere salari più elevati, una maggiore sicurezza lavorativa e il riconoscimento dei diritti fondamentali.

Secondo la dichiarazione ufficiale dell’Usb Lavoro Privato, questo sciopero è un’espressione della necessità di rinnovare il contratto attuale, mettendo in luce come le condizioni di impiego nel settore stiano diventando sempre più incerte.

La sindacalizzazione denuncia le condizioni di lavoro gravi nel settore dei servizi di trasporto pubblico, tra cui stipendi inferiori alla media, carichi di lavoro pesanti, mancanza di sicurezza e responsabilità legali eccessive. Imputano al governo Meloni di aver trascurato le richieste dei lavoratori e di voler elevare l’età pensionistica, mettendo a rischio le minime protezioni rimaste.

Esprimono inoltre critiche riguardo le privatizzazioni e la gestione dei lavori tramite appalti e subappalti, sostenendo che queste pratiche aumentano lo sfruttamento e peggiorano le condizioni lavorative, rendendo il servizio meno efficace e sicuro. L’USB conclude con un invito allo sciopero per proteggere i diritti e ottenere condizioni lavorative migliorate.