Categorie: Cronaca
|
18 Settembre 2024 11:54

Totò Schillaci, un personaggio storico del calcio italiano, è scomparso. L’Inter gli rende omaggio, ricordandolo come un giocatore che ha fatto enigmare tutto il paese

Condividi

Milano – Anche nella vita di Salvatore Totò Schillaci, l’ex attaccante che ci ha lasciato questa mattina alla giovane età di 59 anni a causa di una lunga battaglia contro il cancro, c’è stato un tocco di nerazzurro.

L’Inter ha voluto rendere omaggio a Schillaci, condividendo sul suo sito ufficiale e sui canali social del club un messaggio commemorativo insieme a due immagini di Totò con la divisa nerazzurra. “FC Internazionale Milano saluta e ricorda comamoradamente Salvatore Schillaci, che ci ha lasciato a 59 anni. L’indimenticabile attaccante, che con le sue gesta nelle emozionanti Notti Magiche del Mundial Italia ’90 fece sognare tutto il paese, difese i colori nerazzurri nelle stagioni 1992-1993 e 1993-1994.

Totò, con la maglia dell’Inter disputò un totale di 36 incontri, realizzando 12 reti. Vestì anche la maglia in tre partite valide per la Coppa Uefa 1993-1994, poi vinta dall’Inter, prima del suo successivo trasferimento al calcio giapponese. L’ FC Internazionale Milano si unisce nel cordoglio alla famiglia Schillaci in questo momento di grande perdita”. Schillaci arrivò all’Inter all’età di 27 anni, in cerca di una seconda opportunità, dopo che il suo periodo alla Juventus era concluso, in particolare con l’ingresso di Gianluca Vialli proveniente dalla Sampdoria.

I suoi successi furono parziali, a causa anche di alcune condizioni fisiche che ne condizionarono le performance.

Nonostante non abbia avuto l’opportunità di sollevare il trofeo, poiché nel mese di aprile del 1994 accettò un’offerta dal Júbilo Iwata giapponese, contribuì comunque al successo del nerazzurro nella Coppa Uefa. Fu uno dei primi calciatori italiani ed europei a fare esperienza all’estero, specialmente in un momento in cui gli audaci inviti finanziari provenienti dagli Stati Uniti e dagli Emirati erano ancora inesistenti.

Questo lo ha reso uno dei precursori del calcio al di fuori del Vecchio Continente.