Nel cuore del centro storico di Trezzo sull’Adda (Milano), dopo un incendio distruttivo, la polizia ha delimitato il perimetro e avviato un’indagine complicata.
In una camera mortuaria a Milano, un corpo carbonizzato è stato identificato, ma non ufficialmente nominato per motivi riservati d’indagine. Non c’è nessun parente vicino che possa riconoscere quel che resta del senegalese settantenne morto nel rogo, che si è innescato all’alba in un cortile di via Jacopo da Trezzo. Solo una nipote, attualmente nel suo paese natale e, per ora, impossibilitata a raggiungere l’Italia.
Le fiamme hanno consumato l’abitazione in cui l’uomo viveva da tempo e non è ancora chiaro con quale accordo d’affitto.
La scena del disastro rimane sotto esame da parte dei vigili del fuoco e dei carabinieri, oltre che da un gruppo di esperti nominati dal tribunale. Si stanno adoperando per scoprire la causa del rogo. Le teorie in circolazione sono preoccupanti. Secondo una di queste, nell’appartamento del senegalese non c’era corrente elettrica. L’incendio potrebbe essere scaturito da un fornelletto per cucinare, un riscaldatore o un altro dispositivo improvvisato.
Per ora, dato che nulla all’interno della casa è scampato all’incendio, tutto rimane ipotesi. Una volta che l’intervento di spegnimento e messa in sicurezza è stato completato, l’area dell’incendio è stata sequestrata. Al centro del cortile, le rovine raccolte durante le operazioni di rimozione: resti di mobili e coperte, oggetti domestici, travi e parti del tetto, da cui il fumo è continuato a fuoriuscire per molte ore dopo l’estinzione dell’incendio.
Sei unità abitative nell’edificio restano inagibili a seguito dell’incendio, costringendo cinque nuclei familiari a lasciare le loro case. Solo uno di questi ha avuto necessità di una sistemazione temporanea fornita dal municipio. La signora anziana, salvata dal suo appartamento dalle forze dell’ordine durante il rovesciamento delle fiamme, è in buone condizioni. Allo stesso modo, gli altri residenti, circa trenta, che sono stati svegliati dall’incendio al primo mattino a causa del frenetico suono dei campanelli e del rumore dei crolli stanno tutti bene.
Molti di loro hanno inalato fumo e sono stati curati sul posto dai paramedici. Prima dell’incendio, il settantenne era stato sentito passeggiare avanti e indietro nella sua casa, come faceva ogni notte. Quindi, ci sono stati intensi rumori, seguiti dalle fiamme. Alcuni residenti sostengono che la situazione di disagio dell’uomo era già stata notata tempo fa. Tuttavia, nessuna azione formale era stata intrapresa dalle autorità.