Le indagini riguardanti l’incendio avvenuto la settimana scorsa in via Cantoni, a Milano, nel quartiere di Villapizzone, continuano.
Un tragico evento che ha strappato la vita a tre giovani di nazionalità cinese. Al momento, il Procuratore della Repubblica di Milano ha istituito un’inchiesta per la strage senza indicare nessun nome specifico tra gli indagati. Il sospetto di un atto intenzionale è forte, con possibili tracce di estorsione. Infatti, un messaggio minaccioso è stato consegnato al proprietario del negozio distrutto dall’incendio, che è parente di due delle vittime: “Dammi 20.000 euro o muori”, tradotto con un’applicazione di traduzione linguistica da un individuo di origine nordafricana.
Persistono, allo stesso tempo, dubbi sulla circostanza che abbia dato origine all’incendio. Per far luce sulla questione, i pompieri stanno lavorando insieme ad una unità cinofila specializzata nel riconoscimento di acceleratori di fiamma, che potrebbero aiutare a determinare l’origine esatta dell’incendio. Questa unità ha dimostrato la sua efficacia in diverse occasioni, soprattutto quando l’incendio potrebbe essere stato causato da liquidi infiammabili. Un metodo più efficiente rispetto a strumenti tradizionali come il rilevatore a fotoionizzazione che spesso non riesce a individuare concentrazioni significative.