Il 13 settembre 2024, Fabrizia e Daniela sono giunte da Cinisello Balsamo poco prima delle due del pomeriggio.
Loro erano amiche fin dall’infanzia di Daniela Albano, tristemente assassinata insieme a suo marito e suo figlio Lorenzo dal figlio maggiore Riccardo. Erano vicine di casa, compagni di serate tra amiche, dei primi flirt e dei gruppi di amici degli anni ’80. “Abbiamo vissuto nell’identica cooperativa ed è come se non ci fossimo mai perse di vista – spiega Fabrizia -. Mi pare ancora incredibile. Mi vengono ancora delle fitte di freddo al solo pensiero”.
Daniela ha conosciuto la sua amica dalle scuole elementari. “Siamo rimaste unite per tutta la vita. Lei era l’amica sincera, quella che teneva legati tutti. Sembrava sempre felice. Voglio ricordarla in questo modo”. La comunità si è unita nel dolore per la morte di Daniela, di 48 anni, che aveva lasciato Cinisello Balsamo dopo il matrimonio con Fabio, pur mantenendo per alcuni anni il suo negozio di lingerie in via Frova, nel cuore storico della città, che gestiva con sua madre.
Non ha mai perso il forte legame con la sua città natale. Per tale ragione, ieri il Comune di Cinisello ha deciso di unirsi al lutto cittadino proclamato dal Comune di Paderno Dugnano. Pertanto, in entrambe le città, le bandiere di tutti gli edifici istituzionali sono state esposte a mezz’asta come segno di cordoglio. “Questo è stato deciso come simbolo del dolore che tutta la nostra comunità condivide per la tragica perdita di Daniela, Fabio e Lorenzo – ha affermato il sindaco Giacomo Ghilardi -.
Rivolgiamo i nostri pensieri e le nostre preghiere in loro memoria”. La signora di 48 anni rimarrà sempre nei ricordi, grazie al suo negozio vicino a Villa Ghirlanda Silva.
“Vivevamo vicine e quindi avevamo molto contatto, riscontrava Fabrizia. Parlavamo delle nostre famiglie, sempre aperte l’una all’altra riguardo ai nostri figli. Era molto affezionata e orgogliosa dei suoi.” Un’amicizia che era rimasta solida sin dai giorni della loro giovinezza.
“Facevamo del nostro meglio per vederci almeno una volta al mese, invitando altre amiche e ex compagne di classe. Daniela si univa volentieri anche con sua madre al Pertini per un caffè”, ha aggiunto Daniela. “Era una giovane donna equilibrata ed appagata. Non ricordo di averla mai vista fiera o preoccupata. Mostrava sempre un atteggiamento positivo e costruttivo. Sei spostata dalle sue parole, estremamente pure. Era stimolante vedere il mondo attraverso i suoi occhi: riusciva sempre a trovare la bellezza in ogni cosa”.
In questi tempi, molti cittadini di Cinisello hanno voluto esprimere il loro affetto e il loro sostegno ai genitori di Daniela. “Questo dimostra che tipo di persona fosse e quale immagine abbia lasciato nella nostra città”, hanno enfatizzato le sue amiche. I nonni e il nipote Dai nonni materni non si sarebbero mai aspettati una tragedia di questa portata. “Riccardo era sempre calmo, anche nei giorni precedenti. Non aveva mostrato alcun cambiamento durante la festa di compleanno di suo padre, erano anche state scattate foto di famiglia”, hanno raccontato i nonni a chi li è andato a trovare.
“Daniela era molto fiera dei suoi figli: Lorenzo, sempre pieno di energia, e Riccardo, che non l’aveva mai preoccupata. Riccardo era dedicato, responsabile e bravo a scuola”. Tuttavia, Riccardo ha confessato di aver si sentito alienato negli ultimi mesi, non solo nei confronti della sua famiglia, ma anche dei suoi amici e compagni di classe. Questo senso di disconnessione è culminato nella strage avvenuta tra la notte del 31 agosto e l’1 settembre.
Nel frattempo, i legali del giovane stanno lavorando per ottenere una consulenza psichiatrica da un esperto, con l’obiettivo di confermare se al momento dell’accaduto il ragazzo soffrisse o no di problemi mentali. Inoltre, l’obiettivo del team legale è di eliminare l’aggravante di premeditazione, precedentemente sostenuta dalla procuratrice Sabrina Ditaranto e dalla pm Elisa Salatino, e successivamente confermata dalla gip Laura Pietrasanta.