Per assicurare che il carcere Beccaria non sia esclusivamente un luogo punitivo per i giovani detenuti, l’Amministrazione comunale e il Tribunale minorile di Milano hanno stilato un accordo.
Questo patto permette ai detenuti di svolgere lavori di utilità sociale per il Comune, come l’assistenza alle persone disabili o la manutenzione degli spazi verdi. E’ innegabile che la criminalità giovanile sta subendo un’evoluzione, con un aumento dei reati e dell’uso della violenza, ed è spesso esercitata in gruppo per ridurre il senso di responsabilità individuale dei giovani criminali. Per superare queste dinamiche, il carcere deve diventare un luogo di rieducazione, non solo di punizione.
I detenuti del carcere Beccaria selezionati per il programma avranno l’opportunità di lavorare in differenti aree del Comune di Milano, non solo nel settore dell’assistenza alle persone disabili e nella manutenzione degli spazi verdi, ma anche in attività sportive e culturali. L’Amministrazione ha sostenuto con forza la firma di quest’accordo, convinta che la risposta ai problemi della criminalità giovanile non può essere solo punitiva, ma deve puntare al reinserimento sociale.
Le notizie recenti relative ai detenuti del carcere minorile Beccaria confermano questa visione.