Alla scuola media dell’Istituto Arcadia, sito nel quartiere Gratosoglio, c’è un’accoglienza specialmente preparata per i 400 studenti tra 11 e 14 anni di età.
Prima dell’inizio delle lezioni, i docenti hanno perso tempo per rinnovare e sanificare sia le classi che i bagni. Il pensiero dietro a questo era che un ambiente attraente e confortevole potrebbe promuovere l’apprendimento e scoraggiare la vandalizzazione delle strutture. Questo è solamente l’inizio di un’ampia iniziativa, come afferma il dirigente scolastico Gianpaolo Bovio, i ragazzi continueranno a occuparsi della manutenzione delle aule quotidianamente. Come prima misura, aule verranno dotate di scopa e paletta.
Il loro obiettivo è quello di mantenere ogni spazio pulito e organizzato alla fine delle lezioni.
I docenti hanno promosso un’iniziativa pubblicata tramite il post sulla pagina Facebook dell’Istituto Arcadia che mostra la trasformazione delle aule e bagni con l’intenzione di migliorare e dare un tocco di colore. Questa iniziativa non è solo un tentativo di rimozione dei vandalismi, ma anche una rinnovazione per creare un ambiente pulito e sano per gli studenti.
La docente di Lettere, Alessandra Arruffati, mette in risalto l’impegno dei docenti basandosi sulla loro buona volontà. Adriana Fiorenzo, altra insegnante, menziona che questa iniziativa mantiene lo stile del istituto perché non è la prima volta che insegnanti, genitori e talvolta anche aziende collaborano per rinnovare la scuola. Essi credono fermamente che un ambiente pulito non solo promuova il benessere degli studenti, ma li incoraggi anche a partecipare attivamente. Tutto questo ha un obiettivo formativo prioritario.
Un commento interessante sotto il post suggerisce che l’attività di rinnovamento avrebbe dovuto coinvolgere gli studenti.
I giovani stessi saranno volontari nel progetto. Al rientro a scuola, ciascuno avrà un incarico specifico da compiere per contribuire alla salvaguardia dell’ambiente quotidiana, seguendo la raccolta differenziata e senza disperdere rifiuti sul pavimento o sotto i banchi. Questo può fare la differenza. “Come affermava Giorgio Gaber, ‘la libertà è partecipazione’ – ribadisce il preside Bovio – e noi ne siamo certo”.
Tutti devono collaborare per mantenere l’ordine nella scuola.
Tuttavia, insegnanti e studenti possono fare solo fino a un certo punto. “Aspettiamo indispensabili interventi di manutenzione sul tetto”, afferma il preside, “per prevenire danni causati da condizioni climatiche avverse. Abbiamo già riscontrato delle infiltrazioni in agosto, che siamo riusciti a contenere per ora. Forti piogge non sono di certo benefiche per una scuola con una storia lunga diversi decenni, come la nostra.
Le strutture devono essere adeguate per evitare che l’acqua entri”. Mentre l’inverno si avvicina, le prospettive non sono promettenti.