Secondo un’antica tradizione, i Re Magi morirono martiri a Gerusalemme dopo la crocifissione di Cristo.
Le loro reliquie furono trasferite da sant’Elena a Costantinopoli e successivamente donate a Eustorgio, futuro vescovo di Milano, durante il suo soggiorno a Costantinopoli.
Le sacre spoglie furono portate in città in un imponente sarcofago marmoreo, trainato da buoi. Il viaggio fu interrotto alle porte di Milano, dove i buoi cedettero esausti. In questo luogo, Eustorgio decise di fondare la basilica di Sant’Eustorgio.
Durante il saccheggio di Milano nel 1164 da parte di Federico Barbarossa, per timore di profanazione, le reliquie furono nascoste nella chiesa di San Giorgio in Palazzo. Tuttavia, l’arcivescovo Rainald von Dassel scoprì l’inganno, portò i corpi a Colonia, dove sono ancora custoditi in un reliquiario di Nicola di Verdun.
Nel 1903, grazie all’intervento del cardinale Ferrari, alcuni frammenti delle reliquie tornarono a Sant’Eustorgio. Attualmente, sono esposte sopra l’altare dei Magi, nel transetto destro della basilica, per la devozione dei fedeli.
Ogni anno, durante l’Epifania, si svolge una grande processione che parte dal Duomo di Milano e termina davanti a Sant’Eustorgio. Dal 1336, si celebra il “corteo storico dei Magi“, organizzato dalla parrocchia di Sant’Eustorgio, rievocando il viaggio dei Magi alla ricerca del Creatore.
La basilica di Sant’Eustorgio, sin dalla sua costruzione, ha mantenuto il compito di commemorare festosamente l’evento che si è radicato nel cuore dei fedeli cristiani di tutto il mondo, diventando un punto fermo della tradizione ambrosiana.
La presenza delle reliquie dei Magi è simboleggiata dalla stella posta sulla cima del campanile della basilica, a differenza delle altre chiese che mostrano la croce.