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Di recente, un altro sconcertante episodio di aggressione ha colpito un dipendente dell’ATM, l’azienda di trasporti pubblici di Milano.
La vittima, una giovane donna di 31 anni, è stata brutalmente attaccata nella notte a Loreto, mentre svolgeva il proprio servizio. Gli aggressori erano due donne e un uomo che stavano cercando di eludere i tornelli senza biglietto. Questo tragico episodio è solo l’ultimo di una serie di incidenti simili che coinvolgono il personale ATM.
Il 20enne aggressore si è scagliato immediatamente contro la dipendente, insultandola con frasi offensive come “tro** di mer**”.
Le due donne che lo accompagnavano hanno seguito il suo esempio, rendendo la situazione ancora più minacciosa. Nel tentativo di allontanarsi da loro, la dipendente è inciampata e caduta, riportando ferite alla schiena e al collo che hanno reso necessario il suo ricovero presso il pronto soccorso del Fatebenefratelli in codice verde.
Questa aggressione non è un caso isolato, e il personale dell’ATM è costantemente esposto a situazioni di pericolo.
I sindacati, attraverso scioperi e manifestazioni, continuano a lottare per ottenere maggiori misure di sicurezza sul lavoro. È fondamentale che le autorità prendano sul serio questa richiesta e mettano in atto azioni concrete per garantire un ambiente di lavoro sicuro per i dipendenti del trasporto pubblico.
Questi eventi drammatici mettono in evidenza la necessità di leggi e sanzioni più severe per punire coloro che commettono aggressioni verbali, minacce e intimidazioni nei confronti del personale addetto ai servizi pubblici.
Solo con misure rigorose e un impegno costante si potrà sperare di prevenire futuri episodi di violenza e di degrado nelle stazioni di metropolitana e su altri mezzi pubblici.