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Nella recente notizia, un commercialista di Milano è stato arrestato in relazione a una massiccia frode fiscale che coinvolge un’ampia rete di società cartiere.
Questa operazione illegale ha portato alla scoperta di una frode fiscale che ammonta a oltre 85 milioni di euro ed è stata scoperta dalle autorità finanziarie di Bra (Cuneo). L’indagine, denominata ‘Muraglia di Carta‘, è stata coordinata dalla procura di Asti.
Nell’ambito di questa operazione fraudolenta, il commercialista di Milano ha elaborato uno schema complesso coinvolgendo sei società cartiere con titolari prestanome cinesi.
Queste società sono state sfruttate per scopi di evasione fiscale, causando un danno significativo alle casse dello stato.
Circa 300 imprese sparse in tutto il territorio italiano sono state coinvolte in questa frode. Queste aziende hanno emesso fatture per operazioni inesistenti al fine di eludere il pagamento delle imposte, contribuendo così al successo del piano fraudolento.
I due complici marocchini sono stati coinvolti nel processo di questa frode.
La loro responsabilità includeva la gestione delle dichiarazioni amministrative e la registrazione delle attività delle società cartiere, spesso utilizzando dati falsi.
Il commercialista di Milano è stato identificato come il principale regista dell’intera operazione e risultava sconosciuto al fisco dal 2001. La sua abilità nell’organizzare questa frode ha reso possibile il trasferimento di oltre 85 milioni di euro all’estero attraverso le società cartiere coinvolte.
Gli arrestati sono ora accusati di autoriciclaggio, un reato che riguarda il riciclaggio di denaro derivante da attività illegali. L’indagine è stata condotta dalla guardia di finanza di Bra (Cuneo) e coordinata dalla procura di Asti, con il principale obiettivo di garantire l’integrità del sistema fiscale italiano.