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Il Consiglio di Municipio 3 ha approvato una delibera proposta dalla maggioranza dal titolo “Linee di indirizzo per una movida più sostenibile e inclusiva”: scopriamo le proposte.
I punti che fanno i conti con il fenomeno della movida selvaggia sono Porta Venezia, via Lecco, via Melzo e via Teodosio. Sono quindici le richieste inviate alla giunta municipale e agli assessori comunali competenti. Prima fra tutte la questione del dialogo tra le parti: si chiede di lavorare per favorire la coesione sociale e di riaprire il confronto tra istituzioni, esercenti e i comitati dei residenti. Per quanto riguarda gli schiamazzi notturni, la delibera chiede di attivarsi presso Arpa, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale, perché siano rispettate le leggi per il controllo del rumore e di fare lo stesso con Amat, l’Agenzia mobilità ambiente e territorio del Comune, per l’implementazione di nuovi fonometri ove necessario.
Inoltre, si chiede di valutare il divieto negli orari serali di casse e altoparlanti per la musica.
Sul tema legalità, invece, si chiede all’unità Annonaria della polizia locale una maggior presenza per far rispettare il limite orario di vendita degli alcolici. Spunta anche la richiesta di un’ordinanza che vieti la vendita di bevande in vetro nelle ore di maggior afflusso a tutte le tipologie di esercizi, compreso il commercio ambulante.
Vetro autorizzato solo all’interno dei locali e nei dehors.
In merito ai dehors, la delibera invita a progettare “un codice di sicurezza ed estetico”. Per quanto riguarda l’ambiente, invece, si chiede la chiusura delle porte dei negozi e dei locali con impianto di climatizzazione, sia invernale che estivo, e la riduzione di rifiuti come vetro e plastica monouso. Si suggerisce l’utilizzo di contenitori biodegradabili e la sperimentazione di bicchieri riutilizzabili.
Infine, per fronteggiare “la congestione di auto private, spesso parcheggiate in modo irregolare” si invita a valutare la sperimentazione di Zone a traffico limitato “nelle aree e negli orari interessati”, accessibili solo a residenti, mezzi pubblici e di soccorso e veicoli per le merci. Richieste anche iniziative di contrasto alla violenza sulle donne e su tutti i soggetti destinatari di crimini d’odio.
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